Con pochi euro puoi ristrutturare casa, ma occhio alle date: se non invii in tempo la domanda sfuma tutto
Il Superbonus sui lavori di ristrutturazione casa risulta ancora conveniente? Ecco tutte le novità e i consigli su questa agevolazione.
Il Governo ha introdotto alcune importanti novità a proposito del Superbonus per i lavori di ristrutturazione casa: l’agevolazione è passata dal 110% al 90% e sono spariti i vantaggi della cessione del credito e dello sconto in fattura.
Ci si chiede, dunque, se la scelta di optare per il Superbonus per dare una sistemata importante ad un immobile di nostra proprietà resti ancora oggi una scelta conveniente e valida.
Le limitazioni imposte dal Governo Meloni sono arrivate a seguito dell’indiscriminato utilizzo di questi crediti, ceduti dal committente a soggetti diversi come le imprese che effettuano i lavori o le banche.
C’è da precisare, però, che il Superbonus rappresenta ancora un vantaggio evidente per chi ha già presentato la comunicazione di inizio lavori, la CILAS, entro il 16 febbraio.
Da Superbonus 110 a Superbonus 70: cosa cambia e quali sono gli strumenti non utilizzabili
Tutti i contribuenti che non hanno presentato la CILAS entro febbraio possono scegliere l’applicazione del Superbonus al 90% senza sconto in fattura e cessione del credito. In questo caso è unicamente il contribuente a dover recuperare i soldi dei lavori anticipati e si rischia di non vedere rientrata la spesa con le detrazioni fiscali nei 730 dei dieci anni successivi.
Analizzando nello specifico le applicazioni del Superbonus è evidente che questo resta un vantaggio per le case popolari, oppure per le cooperative o per i contribuenti che vivono in zone colpite da calamità naturali quali i terremoti o le alluvioni. Per i lavori già avviati non cambia niente ed è possibile recuperare il Superbonus senza dover utilizzare il proprio 730.
Nuove scadenze per la comunicazione Superbonus: la sanzione che sblocca i lavori
La scadenza dell’invio della comunicazione riguardo al soggetto a cui il credito è ceduto è stata spostata al 30 novembre 2023 sulla piattaforma web del Fisco italiano. Dal momento che la scadenza era prima fissata il 31 marzo scorso, il contribuente dovrà versare 250 euro di sanzione ma questo non impedirà il completamento dei lavori e il recupero del Superbonus.
Chi non è sicuro di completare i lavori entro la fine del 2023 dovrà fare attenzione a cosa succederà nel 2024: si parla di un’ennesima riduzione della percentuale di agevolazione, con un Superbonus 70%. In questo caso il bonus sarebbe ancora minore di quello attuale e risulterebbe più vantaggioso puntare sull’Ecobonus, con regole meno restrittive, che arriva al 75% per i condomini.