Attenzione a non gettarli! Se possiedi in casa tua questi buoni puoi trovarti in men che non si dica milionario. Ecco quali sono.
Potersi trovare dei bei soldini in tasca o sul proprio conto corrente, sia bancario che postale, è una vera boccata d’aria fresca e lo è soprattutto in questo periodo di grandissima crisi che vige tutt’ora nel nostro Paese e che non accenna minimamente a diminuire. Non mancano poi i perpetui rincari, alcuni decisamente eccessivi e altisonanti, che hanno toccato un po’ tutti i settori, compreso quello alimentare che sta maggiormente a cuore agli italiani.
Nonostante gli aiuti e i vari Bonus e Superbonus che ha indetto sia l’attuale che il passato Governo, molte famiglia italiane, soprattutto quelle più numerose, faticano tantissimo ad arrivare a fine mese. Stesso discorso per molti giovani che vivono da soli e che solo da qualche anno fanno parte del mondo del lavoro.
Tuttavia anche svariati pensionati non se la passano affatto bene. Parola d’ordine è dunque cercare di risparmiare il più possibile, soprattutto per quel che concerne le cosiddette spese extra.
Approfittare di sconti e promozioni anche per quel che concerne la spesa settimanale è poi un autentico must. Tuttavia c’è anche un altro modo per migliorare la propria situazione finanziaria. Ma non solo: ci sono dei buoni che possono letteralmente farvi diventare ricchi.
Se avete in casa alcuni buoni fruttiferi postali, sappiate che potrete ritrovarvi oggi milionari. Tuttavia occhio alle scadenze, altrimenti rimarrete purtroppo, metaforicamente parlando, con un bel pugno di mosche in mano. In ogni caso prima di gettare delle carte, dateci una bella letta. Non sia mai che buttiate al vento una vera manna dal cielo.
Cominciamo con il dire che esistono buoni fruttiferi postali che possiedano data di scadenza e altri che invece non ne hanno una. I primi si considerano prescritti e decorsi esattamente dieci anni dalla data ben specificata. Se invece non sono specificati mese ed anno, la prescrizione si calcolerà a partire da 10 di anni dal ritrovamento che va in ogni caso comprovato immediatamente. Attenzione però, perché il buono va necessariamente incassato entro e non oltre il tempo di prescrizione di 10 anni. Chi può richiedere il rimborso? Lo possono fare sia il titolare del buono fruttifero che gli eredi. Quest’ultimo può essere maggiorato di interessi e possedere pure un importo fedelmente rivisto in funzione della cosiddetta rivalutazione monetaria.
In ogni caso ricordiamo per dovere di cronaca che il buono va incassato non oltre i 10 anni. Se poi siamo di fronte a più eredi non è affatto necessario che tutti quanti partecipino alla richiesta di rimborso. Se sono d’accordo può farlo solo uno che però poi deve restituire la parte che spetta a ciascuno degli altri eredi.
La Stampa ci racconta che ci sono stati di recente nel nostro Paese interessantissimi ritrovamenti di buoni fruttiferi postali che hanno fatto diventare milionari chi li ha ritrovati. Nella Provincia di Verona una pensionata di 72 anni ne ha trovati ben 4! Dopo averli fatti stimare ha scoperto che il valore complessivo era pari a 143.350 euro. Insomma, fate attenzione a non buttarli se li avete in casa!