Se hai questa caratteristica non potrai mai essere licenziato: non parliamo dell’indeterminato

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Scioglimento del contratto collaboratore esterno – www.finanzarapisarda.com

Il licenziamento dei lavoratori dipendenti richiede di seguire una procedura molto rigida che non finisce solamente con il preavviso, infatti il datore di lavoro deve adempiere a molti ulteriori obblighi.

Mentre il lavoro subordinato è regolamentato proprio dal tipo di contratto, esiste una figura professionale che sembrerebbe non godere di eguali diritti, i collaboratori esterni infatti possono essere “licenziati” da un momento all’altro, a meno che non si soddisfi questo requisito.

La figura del collaboratore esterno all’interno delle aziende è sempre più famose in quanto fornisce vantaggi da entrambe le parti (ovvero lavoratore e cliente) e riesce a regolamentare anche alcuni compiti e lavori altrimenti difficili da inquadrare.

Generalmente questo tipo di collaborazione viene scelto per lo svolgimento di lavori di consulenza, di progetti o comunque compiti per cui è previsto un termine ben preciso nel tempo e possono essere stipulati contratti occasionali o semplici richieste ai freelance.

Dal punto di vista dei vantaggi queste collaborazioni riescono a garantire un aiuto fondamentale alle aziende senza che si debba procedere con l’assunzione della risorsa e quindi senza adempiere a tutti gli obblighi del caso, per il professionista invece la collaborazione sarà vantaggiosa in quanto potrà gestire gli orari a suo piacimento, lavorando quanto (e generalmente anche quando e dove) desidera.

Differenze tra contratto di subordinazione e collaboratore

Richiedendo l’aiuto di un professionista freelance l’azienda risparmierà in termini di IRPEF, INPS ed indennità (permessi, ferie, malattie) tuttavia dovrà essere consapevole del fatto che il collaboratore non potrà sottostare alle regole imposte al resto dei dipendenti, come ad esempio la sede e l’orario di lavoro fisso.

Poiché per risparmiare spesso i datori di lavoro offrono contratti di collaborazione fittizi solamente per non provvedere agli obblighi da osservare nei confronti dei propri dipendenti il fisco tiene particolarmente d’occhio sia i contratti a chiamata che quelli a progetto, soprattutto nel momento in cui si parla di licenziamenti o scioglimento dei contratti.

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Licenziamento ritorsivo – www.finanzarapisarda.com (fonte: freepik)

Come evitare di farsi licenziare dal datore di lavoro

Quando un dipendente viene licenziato il datore di lavoro deve giustificare la scelta con prove molto valide a sostegno del procedimento, questo non è però valido quando si parla di collaboratori esterni in quanto entrambe le parti possono decidere di recedere dal contratto.

Esiste però un’unica condizione nella quale il collaboratore può contestare il “licenziamento”, ovvero quando durante il lavoro ha dovuto rispettare obblighi e doveri simili a quelli imposti dai dipendenti, in questo caso un licenziamento deciso dopo una richiesta di stipula di contratto subordinato regolare potrebbe rappresentare un licenziamento ritorsivo, perseguibile per legge.