Partita Iva, se stai pensando di aprirla dovresti sapere questo prima: potrebbe costarti caro
Moltissime persone sognano più che mai oggi il lavoro da libero professionista. Se sei fra queste fai prima bene i conti: ecco cosa devi sapere sulla Partita Iva.
Il lavoro nobilita sia l’uomo che la donna e mai questo detto fu più veritiero, reale e sincero. Quando poi manca o non è sufficiente per vivere una vita dignitosa, è davvero un bel problema. Lo sanno bene gli italiani, vittima più che mai di una profonda crisi, che serpeggia ancora tristemente nel nostro Paese. Gli incessanti rincari, che hanno letteralmente invaso ogni settore poi, non aiutano di certo.
Così molte persone, sebbene abbiano già un lavoro, stanno dunque pensando al classico Piano B. Moltissime poi stanno vedendo come magari trasformare un hobby, dove sono particolarmente abili, in un’altra professione, che tuttavia non rubi eccessivamente tempo al lavoro primario.
Insomma, l’idea base è quella di mantenere il primo e di crearsene per l’appunto un secondo, al fine di trovarsi qualche soldo in più in tasca e sul proprio conto corrente, sia esso bancario che postale. Altre persone, non solo giovani o giovanissimi per la verità, stanno pensando di aprire una propria attività e diventare liberi professionisti. Per farlo è necessario aprire la Partita Iva.
Inoltre bisogna poi mettersi in testa che oltre a compiere questo passo bisognerà tenere i conti e affidare la contabilità, se non siamo degli esperti in questo settore, a terzi. Dunque dovremo sostenere pure questi costi che non sono una passeggiata. Inoltre, essendo noi i capi di noi stessi, avremo molte più responsabilità e dovremo procacciarci da soli i clienti.
Affidiamoci ad esperti
Tuttavia, prima di procedere a tale passo, è bene consultarsi coi propri cari, ma è anche opportuno farlo con esperti del settore, come per esempio il commercialista di fiducia, che saprà certamente darci maggiori lumi al riguardo. Detto ciò sappiate che non solo l’apertura, ma che soprattutto il mantenimento della Partita Iva possiede dei costi che devono necessariamente essere sostenuti.
Per la verità, aprire la Partita Iva, se lo facciamo in modo autonomo, non ci costa nulla, ma dal momento che per la maggior parte dei casi per farlo ci rivolgiamo a un professionista, come un bravo commercialista, ci verrà comunque richiesto un ticket. Stesso discorso se ci rivolgiamo al CAF. Poi dovremo pensare ai costi per mantenerla. Quali sono?
I costi di mantenimento
Se parliamo di una Partita Iva Ordinaria, possiamo arrivare a costi molto elevati. In ogni caso quando si apre una nuova attività, soprattutto se non prevede l’arrivo di dipendenti, possiamo certamente puntare, almeno, all’inizio sul regime forfettario che è opzionabile solo quando si presumono compensi annui inferiori a 85.000 euro. Le spese da sostenere non sono particolarmente elevate.
Ciò è fattibile perché il sistema prevede l’esenzione dall’Iva e una tassazione ad aliquote decisamente ridotte, rispetto ala normale IRPEF. Non per nulla l’imposta è del 5% nei primi anni di attività e del 15 in quelli successivi. L’unico neo negativo di tale regime è che non è possibile effettuare la detrazione delle spese sostenute, anche per lavoro, a esclusione dei contributi previdenziali obbligatori.