Con il nuovo patto fiscale per i lavoratori cambia tutto: sarà tutto sulle spalle di una categoria

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riforma fiscale commercialisti- finanzarapisarda.com

Giorgia Meloni lancia un appello ai commercialisti: ecco cosa saranno chiamati a fare per mettere in atto un nuovo patto fiscale per l’Italia.

La riforma fiscale poggia sulle spalle dei commercialisti italiani: questo è quanto emerge dalle parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha deciso di rivolgersi a questa categoria per rilanciare l’economia del Paese.

Gli obiettivi sono molteplici: ridurre il carico fiscale, premiare chi produce e lavora con tasse agevolate e sostenere chi investe e assume per dare nuovo impulso all’economia.

Secondo la Meloni scaturiranno nuove norme e nuove tecniche a partire da questa riforma avviata nelle scorse settimane che, tra gli altri scopi, rincorre quello della semplificazione di tutto il processo burocratico.

Quello che serve all’Italia è la grande responsabilità dei commercialisti, interpellati dalla Presidente del Consiglio per scrivere insieme un nuovo patto fiscale e inaugurare una nuova era nei rapporti tra Fisco e contribuenti.

Il ruolo dei commercialisti italiani nella nuova riforma fiscale

Da questa riforma, avviata nelle scorse settimane e il cui percorso è ancora lungo, secondo la presidente del Consiglio devono venire fuori nuove norme, meno tecniche, e che possano agevolare il processo di semplificazione della burocrazia.

I commercialisti saranno coinvolti nel lavoro di scrittura della delega fiscale come parte integrante di questa riforma che l’Italia aspettava da 50 anni, una scelta fondamentale del governo per rilanciare la crescita e creare un rapporto di fiducia tra lo Stato e i cittadini che hanno visto spesso il Fisco come estremamente vessatorio nei confronti dei contribuenti.

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Meno tasse sulle assunzioni e rimodulazione dell’Iva: i punti chiave della riforma fiscale

Dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri si dovrà lavorare alla riforma fiscale in ogni singolo aspetto, dalla riduzione delle aliquote Irpef alla rimodulazione dell’Iva, considerando anche la revisione di detrazioni e deduzioni. La priorità del governo resta quella di abbassare le tasse, cosa che dovrebbe avvenire automaticamente con la riduzione delle aliquote Irpef.

Non è tutto: ci sarà anche la flat tax agevolata sugli incrementi di salario e un sostegno concreto per chi assume di più in Italia. Il principio da seguire sarà quello del “più assumi, meno tasse paghi”, in modo da creare tanti posti di lavoro e un nuovo impulso all’occupazione. La riforma sarà il punto di svolta per la scrittura di regole contabili chiare ed efficaci, capaci di rendere l’Italia un posto estremamente attraente a livello internazionale per chi decide di investire e produrre proprio nella Penisola.