La pensione è quel momento della vita in cui le persone possono ritirarsi dal mondo lavorativo per godere dei risultati di tutti gli sforzi compiuti in passato, per alcuni questo obiettivo può essere raggiunto prima del previsto.
Esiste un’opportunità che permette ad alcune categorie di lavoratori di andare in pensione 5 mesi in anticipo rispetto alla normale scadenza dei 67 anni, ecco chi può approfittare di questa possibilità e come si può fare domanda all’INPS.
I dettagli che regolano questo anticipo sono stati descritti dalla circolare INPS n.126 del 28 Dicembre 2018, nel quale vengono anche specificati tutti i requisiti per fare in modo che le richieste possano essere accettate dall’Istituto.
Generalmente l’età minima per lasciare il proprio lavoro è di 67 anni, con questa occasione però si potranno anticipare i tempi, raggiungendo la pensione a 66 anni e 7 mesi.
Di consueto le norme che regolano l’accesso ed i requisiti delle pensioni vengono riviste ogni due anni in quanto variano a seconda della speranza di vita e dello stato economico nazionale, durante l’ultima rivalutazione però ha escluso la pensione anticipata, che sarà valida fino alla fine del 2026.
Poiché la legge tutela le categorie dei lavoratori che svolgono mestieri particolarmente faticosi ed usuranti, si può far riferimento al decreto legislativo n.67 del 2011 per conoscere chi può richiedere tale misura.
Più nello specifico possono fare domanda per la pensione anticipata:
Oltre alle categorie sopracitate, a partire dal 5 Febbraio 2018 sono stati inclusi anche i lavoratori che svolgono mansioni gravose, come i conduttori di gru, i conciatori di pelli, i conduttori di mezzi pesanti, il personale delle professioni sanitarie, gli addetti all’assistenza personale, gli insegnati, gli addetti alla pulizia, gli operai dell’agricoltura, i pescatori, e così via.
Per richiedere l’accesso al pensionamento anticipato si può accedere al portale INPS attraverso l’uso delle proprie credenziali SPID, CIE o CNS per poi recarsi al servizio “Domanda di pensione di anzianità anticipata“, alternativamente ci si può rivolgere ai patronati di zona.