Se hai debiti potresti perdere la casa: ecco l’unico metodo per ‘salvarla’ in tempo

Bloccare il pignoramento immobiliare è possibile? Ecco l’ancora di salvataggio per chi non vuole perdere casa a causa dei debiti.

Quando una casa viene pignorata e finisce all’asta difficilmente si può bloccare questa procedura. Una delle vie da percorrere potrebbe essere quella di saldar il debito che è causa del pignoramento, ma la circostanza appare piuttosto poco credibile.

Ottenere un pagamento rateizzato non è sempre possibile, soprattutto nel momento in cui si arriva alla fase finale, quella che prevede la messa all’asta dell’immobile. In ogni caso opporsi ad un decreto ingiuntivo è davvero complicato.

Esiste un’altra strada da percorrere per bloccare il pignoramento immobiliare: ecco di cosa si tratta e di come è possibile sfruttare questo metodo per riappropriarsi della propria casa.

A fornire una strada alternativa a chi vuole salvare la casa dalla vendita all’asta ci pensa la Cassazione con la sentenza n. 9479 del 3 maggio 2023 che si rivolge ai debitori che hanno già ricevuto il decreto ingiuntivo.

Bloccare il pignoramento immobiliare: come è possibile recuperare

C’è da premettere che la maggior parte delle azioni creditizie che conducono al pignoramento e alla successiva vendita all’asta vengono esercitate proprio dalle banche nei confronti dei debitori. Per usufruire della possibilità di bloccare un pignoramento immobiliare già iniziato bisogna essere in possesso di alcuni requisiti, come quello di avere contratto un debito proprio con la banca e la presenza di clausole vessatorie all’interno del contratto.

C’è poi un limite da tenere presente: l’asta non deve essersi già conclusa con l’assegnazione dell’immobile. Fino al momento in cui l’asta non si sia chiusa il debitore può ancora sperare di recuperare la propria casa, verificando la presenza di almeno una clausola vessatoria all’interno del contratto.

Clausole vessatorie: cosa sono e perché sono importanti per il pignoramento

Cosa sono le clausole vessatorie? Si tratta di clausole contrattuali che determinano un forte squilibrio giuridico tra le parti. Se i contraenti si trovano d’accordo le clausole restano valide, ma la legge prevede che in questo caso venga firmata una sottoscrizione autonoma. A regolamentare questa circostanza è l’articolo 1341 del Codice civile, che stabilisce nello specifico come siano da considerarsi necessarie di specifica approvazione tutte le clausole che stabiliscono limitazioni di responsabilità, facoltà di recedere dal contratto, facoltà di sospendere l’esecuzione contrattuale, decadenze, limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni, restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti coi terzi, tacita proroga o rinnovazione del contratto, clausole compromissorie, deroghe alla competenza dell’autorità giudiziaria.

Nel momento in cui si riscontra la presenza di queste clausole vessatorie si procede presentando al tribunale l’opposizione al pignoramento immobiliare. Durante lo svolgimento del nuovo processo, il giudice valuterà effettivamente se queste clausole sono presenti, bloccando eventualmente il pignoramento e predisponendo la restituzione della casa al proprietario.