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Le spese veterinarie possono essere detratte nel modello 730/2023? La risposta potrebbe sorprendervi.
Il limite massimo di detraibilità delle spese veterinarie è prefissato a 550 euro per le spese sostenute durante il 2022. Vediamo nello specifico in che modo vengono calcolate.
Avere degli amici pelosetti è sempre una buona idea ma, talvolta, può diventare dispendioso. Infatti, le cure mediche per gli animali costano e non poco. Ma non disperate, perché ci sono delle spese che possono essere portate in detrazione fiscale con il Modello 730.
In particolare, nella dichiarazione dei redditi, tali spese, possono arrivare ad essere detratte fino al 19% degli importi che superano la franchigia di 129,11 euro. Vi è, però, un importo massimo per cui è possibile richiedere la detrazione, tale importo è pari a 550 euro per le spese sostenute nel corso del 2022.
In questo articolo parleremo non solo della documentazione da presentare per accedere alle detrazioni, ma anche e soprattutto quali prestazioni possono essere scalate grazie al modello 730.
Spese veterinarie e Modello 730, cosa si può detrarre?
Quando parliamo di spese veterinarie, facciamo riferimento a quelle spese sostenute per la cura di animali legalmente detenuti sia per scopo di compagnia che per pratiche sportive. Grazie a quanto affermato, è possibile già escludere dalle detrazioni le spese inerenti la cura di animali destinati all’allevamento e al consumo alimentari e anche animali utilizzati per attività illecite.
Prima di comprendere quali sono, invece, le prestazioni che possono essere detratte, è doveroso affermare che ogni tipo di trattamento (medico e non) deve essere necessariamente pagato attraverso metodi tacciabili per avere accesso alla detrazione del 19%. Tra le prestazioni detraibili ritroviamo:
- prestazioni professionali del veterinario;
- acquisto di medicinali prescritti dal veterinario;
- analisi di laboratorio e interventi presso ambulatori veterinari.
Quale documentazione presentare
Passiamo ora all’altro lato importante che consente l’accesso agli sgravi fiscali: la documentazione da conservare per il 730. Diversi sono i documenti che devono essere presentati ai fini della detrazione, tra questi ritroviamo:
- certificazione rilasciata dall’ASL o dal veterinario attestante l’iscrizione dell’animale all’anagrafe;
- presenza di pet passport o microchip;
- fattura intestata al soggetto che ha sostenuto la spesa;
- scontrino con intestazione (codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa).
E’ importante che sia lo stesso soggetto a prendersi carico di tutte le spese perché (cosa importante) le spese veterinarie non si trasferiscono dai familiari a carico. Infatti, la detrazione del 19% riguarda in primo luogo il soggetto intestatario della fattura, ovvero colui che ha sostenuto le varie spese.