Revisione auto, non devi pagarla tu: questo Bonus lo farà per te
Uno dei tanti obblighi a cui i proprietari dei veicoli devono sottoporsi è la revisione, un controllo a cadenza biennale con il quale accerta il perfetto funzionamento del mezzo.
Il pagamento della revisione varia a seconda delle officine a cui ci si rivolge, tuttavia il Governo ha messo a disposizione un bonus per alleggerire proprio questa spesa, ecco a chi spetta e come richiedere l’agevolazione direttamente sul proprio conto corrente.
La sicurezza delle strade è uno degli aspetti a cui ogni Nazione deve dedicare particolare attenzione in quanto è solo tramite le misure di sicurezza applicate che si può arrivare a ridurre il numero di incidenti stradali e le loro conseguenze. Per limitare i danni provenienti dai malfunzionamenti dei veicoli su strada è stata resa obbligatoria una verifica periodica del loro funzionamento.
Il Bonus Veicoli Sicuri è una misura introdotta dal precedente governo Draghi a fronte dell’aumento dei costi che hanno coinvolto l’Italia negli ultimi anni ed è stata prorogata anche per tutto il 2023 dall’attuale governo Meloni.
Il sostegno è destinato ai proprietari di un mezzo a motore che sottopongono il proprio veicolo a revisione presso i centri e le officine autorizzate ed è richiedibile a partire dal 3 Aprile. I veicoli che potranno beneficiare di questa misura sono sono diversi e comprendono: autoveicoli fino a 35 quintali; motoveicoli e ciclomotori; minibus fino a 15 posti e minicar.
Come richiedere il Bonus Veicoli Sicuri
I proprietari dei sopracitati mezzi potranno quindi ricevere un rimborso sulla somma spesa per la revisione pari a 9,95 euro che verranno erogati dallo Stato.
La richiesta del contributo potrà essere effettuata fino al 31 Dicembre 2023 tuttavia è meglio affrettarsi così da non rischiare di rimanere esclusi per esaurimento dei fondi.
Come fare la domanda
Nel caso in cui si voglia fare domanda per questo bonus si dovrà accedere al portale bonusveicolisicuri.it tramite le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). A questo punto non servirà far altro che inserire i dati del veicolo e dell’intestatario e le indicazioni del conto su cui far inviare il contributo.
Una volta fatta richiesta sarà necessario conservare il numero di pratica così da averla sempre pronta nel caso in cui si abbia bisogno di una verifica. Nel caso in cui ci si renda conto di aver commesso qualche errore nella compilazione si avranno 3 giorni di tempo per modificare i parametri senza che questa procedura faccia perdere il diritto al rimborso.