Fermati subito: il mondo delle pensioni sta per essere rivoluzionato (di nuovo): una mini-riforma è in arrivo e travolgerà tutto e tutti
Il Governo sta per approvare una mini riforma delle pensioni che prevede delle novità importanti: ecco come verrà rivoluzionato il settore previdenziale.
La nuova riforma pensionistica dovrà rispondere a due esigenze dei cittadini: l’anticipo degli aumenti che sono in programma per contrastare la svalutazione degli assegni e l’aumento del costo della vita e la richiesta di risolvere un dilemma particolarmente ostico che riguarda l’Opzione Donna.
Una delle novità su cui pone l’accento la mini riforma delle pensioni riguarda la possibilità di anticipare il pensionamento di 5 anni: si tratta di un sostegno importante per le aziende che si preparano al ricambio generazionale, favorendo l’uscita dal lavoro per tutti i dipendenti a cui manca un lustro per raggiungere le condizioni necessarie per il pensionamento
Questa possibilità, che prende il nome di contratto di espansione, è pensato per le imprese che contano almeno 50 dipendenti: saranno proprio le imprese a farsi carico dell’indennità che i lavoratori vicini alla pensione percepiranno negli anni che li separano dal pensionamento effettivo.
Grazie al nuovo Decreto lavoro in approvazione nei prossimi giorni il termine del contratto di espansione viene spostato di 2 anni: la scadenza è ora fissata al 31 dicembre 2025.
Opzione Donna: in cosa consiste e le proteste dei sindacati
I sindacati si sono fatti sentire molto a proposito dell’Opzione donna. Attualmente a questa possibilità possono accedere le lavoratrici che hanno compiuto i 60 anni entro il 31 dicembre 2022. C’è la possibilità di ridurre il requisito anagrafico di 1 anno per ogni figlio, ma fino ad un massimo di anni. Inoltre è necessario aver raggiunto i 35 anni di contributi e far parte di una delle seguenti categorie: invalide, caregiver, lavoratrici licenziate o impiegate in aziende in crisi.
Sono troppo poche le lavoratrici attualmente comprese nell’Opzione Donna e per questo motivo la ministra del Lavoro Marina Calderone ha già dichiarato che la revisione di questo punto è in cima alle sue priorità. Proprio col Decreto Lavoro potrebbe esserci un’importante svolta sul fronte Opzione Donna.
Arriva l’aumento delle pensioni: ecco le due opzioni disponibili
Si parla poi di aumento delle pensioni. Per il 2024 è già in programma la rivalutazione straordinaria del 2,67% delle pensioni minime, ma si parla anche di anticipare il conguaglio della rivalutazione 2023, per riconoscere alle pensioni una percentuale dello 0,8 di differenza tra il tasso provvisorio utilizzato dall’Inps e quello definitivo accertato dall’Istat.
In questo caso a giovare dell’aumento sarebbero tutti e non solo i pensionati che percepiscono un assegno inferiore al minimo di legge, pari a 563,74 euro nel 2023. C’è da aspettare che il Decreto Lavoro venga finalmente svelato nei suoi dettagli per scoprire quali e quante rivoluzioni ci saranno.