Arriva il bonus mamme disoccupate: finalmente anche le neo madri potranno percepire un assegno per sostenere le spese quotidiane.
Lo Stato ha assicurato per il 2023 un bonus per le mamme disoccupate, ma non tutte potranno fare richiesta. Ci sono, infatti, dei requisiti da rispettare.
L’essere neo-mamma e la parola disoccupazione, purtroppo, troppo spesso vanno di pari passo. Infatti, cresce sempre di più il numero di mamme che non riescono a stare al passo con il lavoro e per questo sono costrette a licenziarsi.
Diventa sempre più difficile riuscire a coniugare famiglia e impegni lavorativi, ma da oggi tutto questo potrebbe essere facilitato dalla presenza del bonus per le mamme disoccupate.
Tale bonus, riconosciuto con il nome di “assegno di maternità dei Comuni”, è stato concesso in primis dai Comuni e, poi, pagato dall’Inps. Ma potranno richiederlo proprio tutte? Vediamo le specifiche della domanda.
A causa della rivalutazione dei costi in seguito al caro prezzi, il Governo ha deciso di stanziare una serie di iniziative volte ad agevolare le spese quotidiane delle famiglie. La situazione è ancora più spigolosa quando si parla di neo-mamme. Per questo vi è stata un’importante rivalutazione dell’assegno di maternità dei Comuni pari all’8.1% per l’anno in corso.
Tale bonus è stato concesso dai Comuni e sarà pagato dall’Inps. Ma in quali casi è possibile accedervi? Innanzitutto, il bonus potrà essere richiesto in occasione di nascite, adozioni e affidamenti pre-adottivi inerenti bambini di età inferiore ai 6 anni. Chi sono i potenziali beneficiari? Affinché si possa richiedere tale prestazione assistenziale, è importante rispettare alcuni requisiti fondamentali quali:
Se rientrate nei requisiti appena mostrati, allora potreste avere accesso al bonus mamme disoccupate. Ma dove richiedere questa prestazione? Secondo quanto stabilito dall’Inps, la domanda deve essere presentata presso il Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del bambino o, nel caso dell’adozione, dall’effettivo ingresso in famiglia. Spetterà agli uffici comunali verificare il rispetto dei requisiti e dare libero accesso alla prestazione.
Una volta concesso, il bonus verrà accreditato entro i 45 giorni successivi sul conto corrente fornito in fase di richiesta. Altra nota importante da aggiungere è che tale bonus spetta ad ogni figlio. Ciò significa che in caso di parto gemellare o di adozione plurima, il bonus è da considerarsi raddoppiato.