Abbassare il proprio ISEE è possibile, ma è legale?

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Qualcosa che spesso si prova a fare è abbassare il proprio ISEE, anche se questo potrebbe portare delle implicazioni abbastanza controverse: è legale tutto ciò?

L’Indicatore Sociale Economico Equivalente o ISEE è un tipo di indicatore che permette di comprendere il reddito annuale di una famiglia ed in base a questo si può accedere a vari benefici in caso sia non troppo alto.

Infatti in caso l’ISEE sia inferiore ad una determinata cifra si possono richiedere benefici statali come ad esempio assegno unico, bonus famigliari e borse di studio.

Non tutti ovviamente possono accedere a questi benefici, infatti molto dipende come detto da quanto è basso l’indicatore.

Ma una domanda che spesso ci si chiede è se sia possibile diminuire in modo legale l’ISEE? Sembrerebbe che sia possibile ed ecco in che modo.

I metodi legali per abbassare il proprio ISEE: sono vari

Come detto vi sono vari metodi per abbassare legalmente il proprio ISEE e questi sono: cambio di residenza; valori delle proprietà immobiliari; evita i conti cointestati; richiedi l’ISEE corrente.

Il primo metodo che è quello della residenza si riferisce ad esempio alla divisione del nucleo famigliare dove una parte del nucleo, ad esempio un figlio, prende una nuova residenza.

Altro è l’abbassamento del valore della propria proprietà immobiliare con ad esempio la cessione in usufrutto di una parte dell’immobile.

Altro caso può essere quello di evitare conti cointestati, dato che creerebbero solo l’effetto contrario, ovvero alzerebbero l’ISEE invece che abbassarlo.

Infine si parla di richiedere l’ISEE corrente al posto di quello ordinario. Quale sarebbe la differenza?
L’ISEE ordinario di riferisce alla situazione reddituale dei due anni precedenti (nel 2023 fa riferimento ai redditi 2021); mentre l’ISEE corrente fotografa la situazione reddituale relativa all’anno precedente (nel 2023 fa riferimento ai redditi 2022).

La seconda opzione (ISEE corrente) è più conveniente se abbiamo subito contrazioni di reddito nell’ultimo anno.

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Tuttavia, l’ISEE corrente si può richiedere solo soddisfando alcune condizioni: variazione significativa del reddito da lavoro dipendente o autonomo, ma anche della Naspi o altri trattamenti indennitari; variazione del reddito familiare (al ribasso) di superiore al 25%; variazione del patrimonio mobiliare o immobiliare (al ribasso) superiore al 20%.

L’ISEE corrente può essere richiesto anche in altri casi specifici, come ad esempio nel caso in cui venga perso il lavoro.