Se stai pensando di aprire un fondo fiduciario, fermati a leggere: senza queste intormazioni potresti perdere tutto
Proteggere il proprio patrimonio con il fondo fiduciario è una delle migliori scelte per pianificare la destinazione dei propri risparmi. Ma come funziona?
In questo articolo ci concentreremo sulla spiegazione di fondo fiduciario, i suoi vantaggi e svantaggi e, soprattutto la moltitudine di soluzioni mirate.
Quando parliamo di fondo fiduciario, facciamo riferimento ad uno strumento finanziario che viene utilizzato per governare al meglio i propri beni che vengono gestiti da quello che, in gergo, viene chiamato trustee.
Tale amministratore fiduciario rappresenta il responsabile della gestione dell’intero fondo fiduciario agendo nell’interesse dei beneficiari.
Esistono diverse soluzioni a lungo termine per gestire i propri fondi e questo, fa del fondo fiduciario, uno strumento estremamente vantaggioso per chi lo utilizza. Ma di che tipologia di soluzioni si parla? Approfondiamo insieme il discorso per farne maggior luce.
Come investire nel fondo fiduciario
Affinché tale fondo sia legalmente riconosciuto, ha bisogno di essere stipulato attraverso un atto scritto che può essere “atto tra vivi” o per “testamento”. Ma cosa regolamenta nello specifico tale atto? Innanzitutto vengono definiti i ruoli del trustee che, come affermato precedentemente, è l’equivalente dell’amministratore fiduciario. Ritroviamo poi i beneficiari, ovvero coloro a cui è destinato tale fondo. Segue la modalità di gestione del trustee e il guardiano che è un soggetto che verifica e controlla l’attività del trustee. Come si crea un fondo fiduciario? Il donatore dovrà trasferire i propri beni o, se si tratta di soldi, una somma del denaro al trustee specificandone i suoi scopi e la linea guida da seguire per gli investimenti.
Fondo fiduciario: quante tipologie esistono?
Ricordiamo che, tale strumento, può avere vari utilizzi. Infatti, un dato soggetto può scegliere di istituire un fondo per beneficenza, istruzione, assistenza sanitaria e per tante altre situazioni analoghe.
- Fondo per beneficenza: creati per sostenere organizzazioni o cause a sfondo sociale. In genere il donatore tende a rendere note le motivazioni dell’istituzione del fondo come “ricerca sulla salute” oppure “riduzione della povertà”;
- Fondo per istruzione: in questo caso sono fondi destinati al sostegno dell’istruzione e della formazione. Il donatore sceglie se tali fondi sono da destinare a scuole, università o per borse di studio;
- Fondo per assistenza sanitaria: l’obiettivo di tale fondo è garantire assistenza per soggetti che hanno bisogno di maggiore attenzione come i minori o coloro affetti da disabilità;
- Fondo vivente: viene creato quando il donatore è ancora in vita. Con questo particolare strumento, il donatore può donare i propri beni senza per questo rinunciare al controllo su di essi. Infatti egli potrà designare se stesso o terzi come beneficiari del fondo.