Un nuovo sviluppo per quanto riguarda le pensioni minime: l’INPS riceve sempre più richieste e cosi si cerca di arrivare ad una soluzione opportuna per tutti.
Pensione anticipata ancora tema scottante degli ultimi giorni, da quando è stata approvata la Quota103: ma questa è l’unica che permette di andare in pensione anticipatamente?
Con la gestione della riforma 102 infatti in molti pensano che il minimo età pensionabile dei 64 anni verrà abbandonato. Intanto si è certi che la soglia dei 42 anni e 10 mesi di contributi per il pensionamento anticipato resterà invariata, mentre resterà ancora attiva la soglia dei 67 anni per coloro che hanno maturato 20 anni di contributi.
E ancora si parla dei profili di quei lavoratori cosiddetti precoci, ovvero che rientrano nella Quota41 precoci, che potranno richiedere il pre pensionamento anticipato con 41 anni di contributi, ma solo a patto che appartengano ad uno dei profili tutelati.
In questo caso infatti è stato istituito il prepensionamento anticipato anche prima dei 60 anni che porterà a ricevere la pensione con un totale di 41 anni di contributi versati. Obbligatoriamente però un anno di questi contributi dovrà essere stato versato prima dei 19 anni, anche discontinuamente.
Non è un mistero ormai che successivamente ad una circolare dell’INPS, le pensioni minime siano state aumentate di ben 600 euro.
A chi è destinato questo aumento che ha reso felici migliaia di italiani? A chi possiede la pensione di vecchiaia, la pensione di inabilità civile e la pensione di guerra.
Per la pensione di vecchiaia, l’aumento sarà di 6 euro al mese per un periodo di riferimento di un anno. Quindi, se un pensionato ha diritto alla pensione minima di 500 euro al mese, l’aumento sarà di 72 euro per l’anno di riferimento. Per la pensione di inabilità civile, l’aumento sarà di 7 euro al mese, mentre per la pensione di guerra l’aumento sarà di 8 euro al mese.
Per quanto riguarda il pensionamento anticipato, come abbiamo accennato, dei 64 anni di età resta in vigore data la legge Legge 335 del 1995. Ancora parliamo anche della pensione per coloro che hanno 5 anni di contributi e che hanno compiuto i 71 anni di età.
Altra regola portata avanti è la pensione anticipata per i disabili, coloro che hanno ovvero almeno l’80% di invalidità e dunque a cui è predestinato questo favore, mentre un’altra regola portata avanti è quella sulla Quota 97,6 per coloro che svolgono lavori usuranti i quali avranno il diritto di richiedere la pensione a 61 anni e 7 mesi di età.
Altro cambiamento che potrebbe essere apportato nel 2023 riguarda la riforma previdenziale, ovvero parliamo di quella riforma sulla pensione introdotta dal Legge di Bilancio in sostituzione con Quota 100 e che comprende appunto la Quota 102, con i 64 anni minimi appunto più 38.