Ecco a che età andranno in pensione i trentenni di oggi: la verità che non ti aspetti
Se sei nato tra gli anni ’80 e ’90 ci sono alcune novità che, lavorativamente, potranno stupirti. Il focus sarà sulla spigolosa questione della pensione.
Quando andrà in pensione chi ha tra i 33 e 34 anni? Ci sono alcune notizie che, forse non piaceranno proprio a tutti. Ecco perché.
La questione del pensionamento sembra essere una delle più ispide. Pare che, con il passare degli anni a pagarne le conseguenze saranno anche i nati negli anni ’80 e ’90. Ciò significa che, variabili e inversioni di rotta a parte, gli anni di pensionamento potrebbero aumentare con il tempo.
In particolare, si potrebbe arrivare alla pensione dopo i 70 anni, salvo interventi governativi di modifica del sistema pensionistico. Anche l’importo degli assegni potrebbe subire una flessione negativa.
In questo articolo analizzeremo, nello specifico, le previsioni per il futuro dei giovani dipendenti il quale sembra essere particolarmente avverso per chi ha un’età compresa tra i 33 e i 43 anni.
Previsioni future sul sistema pensionistico
La prima valutazione da compiere riguarda l’apporto dei contributi. Chi è nato tra gli anni ’80 e ’90, viene considerato contributivo puro. Ciò significa che, non avendo contributi maturati prima del 1 gennaio 1996, il loro assegno di pensione verrà interamente calcolato mediante le regole del regime contributivo. In poche parole, questo potrebbe comportare importanti perdite per quanto riguarda l’importo della pensione che potrebbe essere molto più basso rispetto a quelli attuali. Oltre le problematiche legate agli importi bassi, l’altra sfida sta nell’accettare il possibile incremento pari a quasi 3 anni per l’accesso alla pensione. Secondo alcune stime Istat, il pensionamento per coloro che sono nati nel 1980 e che compiranno 67 anni tra il 2047 e 2056, dovranno fare i conti con nuove cifre per il pensionamento che arriverà a:
- 69 anni e 5 mesi nel 2047;
- 69 anni e 7 mesi nel 2049;
- 69 anni e 9 mesi nel 2051;
- 69 anni e 11 mesi nel 2053;
- 70 anni e 1 mese nel 2055.
Cosa accadrà invece a chi è nato tra il 1990 e 1999?
- 70 anni e 3 mesi nel 2057;
- 70 anni e 5 mesi nel 2059;
- 70 anni e 7 mesi nel 2061;
- 70 anni e 9 mesi nel 2063;
- 70 anni e 11 mesi nel 2065;
- 71 anni e 1 mese nel 2067.
Come potrebbe cambiare l’importo delle pensioni?
Basandoci sempre sulle stime probabili, a cambiare non saranno più solo gli anni di pensionamento ma anche le cifre percepite a fine lavoro. Come affermato precedentemente, la situazione potrebbe essere sfavorevole perché chi è nato tra gli anni ’80 e ’90 verrà valutato interamente attraverso il calcolo contributivo. Il rischio è quindi che chi ha tra i 33 e 43 anni verrà valutato attraverso coefficienti altamente penalizzanti. Sebbene questo scenario potrebbe rispecchiare altamente la realtà dei prossimi anni, le istituzioni periodicamente trovano un modo per ovviare a tale problema. Si parla infatti di pensione di garanzia per cui vengono messi in atto alcuni provvedimenti volti a tutelare i contributivi puri da tutto ciò che potrebbe rappresentare una minaccia al loro pensionamento.