Non tutti sanno che alcune spese condominiali sono detraibili: ecco quali sono i costi dei lavori condominiali che è possibile portare in detrazione nel 730/2023.
Le spese condominiali che possono essere portate in detrazione riguardano i lavori che vengono eseguiti sulla singola unità immobiliare e sostenuti dal proprietario o da chi ha un diritto reale di godimento.
Oltre a queste, è possibile chiedere la detrazione anche sulle spese sulle parti comuni e nello specifico quelle che rientrano in una di queste ipotesi:
Come sappiamo il bonus facciate non è stato esteso al 2023, ma nella dichiarazione dei redditi in presentazione è possibile avvalersi dei bonus attivi nel 2022, portando quindi in detrazione le spese sostenute per rifare le facciate dell’immobile.
Anche il bonus ristrutturazioni dà diritto alle detrazioni 730/2023, ma solo nel caso in cui non si sia usufruito della cessione del credito o dello sconto in fattura per i lavori del 2022. In questo caso si possono ottenere le detrazioni fino al 50% delle spese sostenute, conservando un limite di spesa di 96.000 euro.
Stesso discorso può essere fatto per il bonus sicurezza di un immobile, da sfruttare per la sostituzione degli infissi con vetri antisfondamento, portoni blindati, impianti di videosorveglianza o di allarme, fino ad una detrazione del 50%. Tra le spese condominiali detraibili compare anche il Superbonus 110%, richiedibile solo se i lavori eseguiti abbiano consentito il recupero di due classi energetiche. In caso contrario, è possibile usufruire dell’ecobonus grazie alla sostituzione degli infissi, realizzazione del tetto, o alla messa a punto del cappotto termico, bonus che consente di ottenere detrazioni fino al 65%.
Il bonus verde, invece, è specifico per le aree verdi dei condomini, come giardini e terrazzi. Sono comprese sia le spese di progettazione che quelle relative al giardiniere e all’acquisto di piante per le aree comuni. C’è poi il Sismabonus che permette di detrarre le spese relative alla sicurezza dell’immobile da un punto di vista sismico. La detrazione varia dal 50% all’85% in base alla classe di sicurezza sismica recuperata.
A determinare le quote di detrazione delle spese condominiali è l’amministratore di condominio che le calcola a partire dalla quota millesimale degli aventi diritto, cioè i proprietari, i comproprietari che hanno partecipato effettivamente alle spese o gli eventuali locatari e usufruttuari che hanno contribuito economicamente.
Affinché sia possibile usufruire delle detrazioni fiscali, l’amministratore deve effettuare un bonifico per detrazione fiscale completo di codice fiscale del condominio o numero di partita iva e causale del versamento. L’Amministratore del condominio dovrà poi comunicare la scheda dei lavori effettuati e le quote spettanti ad ogni condomino direttamente all’Agenzia delle Entrate. Dal canto loro i condomini dovranno pagare le quote spettanti.