Economia e Finanza

Quota103: ecco come poter andare in pensione con la nuova norma | C’è un numero telefonico da contattare

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Tramite la circolare INPS “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025” viene approvata definitivamente la pensione anticipata flessibile.

L’Instituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha già reso noto un ulteriore passo avanti che modifica il sistema pensionistico italiano: la circolare numero 754/2023 va infatti a consolidare l’avvio di Quota 103, la pensione anticipata flessibile, che andrà a sostituire la precedente Quota100, la cui scadenza è stata il 31 Dicembre 2022.

Con la pensione anticipata flessibile molti italiani potranno usufruire dunque di un’apertura anticipata della propria finestra di pensionamento, questo sia per settore privato che per il pubblico senza alcuna distinzione.

Inoltre l’INPS stesso ha comunicato che le domande di pensionamento comprese in questo nuovo sistema potranno essere inoltrate in via telematica, accedendo al portale istituzionale che è stato aggiornato per facilitare la procedura di richiesta cliccando sul portale proprio la voce “Pensione anticipata flessibile”.

Andiamo dunque a visionare più nel dettaglio in cosa consiste questa nuova forma pensionistica e quali requisiti è necessario possedere per richiederla.

Pensione anticipata flessibile: prerogative di ingresso e limiti

Con l’introduzione di questo nuovo sistema di calcolo una nuova fetta di popolazione potrà usufruire del sistema pensionistico compiuti i 62 anni di età a patto di aver versato almeno 41 anni di contributi. Bisogna prestare attenzione, però, ad un fattore estremamente importante, dato che vi sarà comunque una differenza sostanziale tra questo nuovo sistema e la precedente Quota100.

Si tratta dell’ammontare del trattamento minimo INPS che non potrà superare il quintuplo della quota, cioè una somma massima di 2658,65 € mensili. Questo limite viene imposto almeno fino all’ingresso effettivo secondo i normali requisiti previsti dalla precedente “Legge Fornero”, ovvero fino a 67 anni di età. Questa limitazione è stata prevista proprio per non rendere più facile l’accesso a coloro che, contributi alla mano, avrebbero diritto ad un ingresso economico maggiore.

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Ma effettivamente quando inizia ad aprirsi la finestra mobile per ogni pensionato? La differenza nell’erogazione della prima rata della pensione riguarda principalmente l’appartenenza al settore di riferimento, infatti per il settore pubblico l’avvio è previsto dopo sei mesi, mentre per il settore privato dopo tre mesi. Dunque, facendo un esempio concreto, se i requisiti di pensionamento sono stati già raggiunti il 31 Dicembre 2022, i lavoratori privati inizieranno a vedersi versata la pensione dal 1° Aprile 2023 mentre i lavoratori pubblici dal 1° Agosto 2023.

Come anticipato precedentemente la domanda può essere effettuata direttamente Online sul portale INPS (in questo caso accedendo con le proprie credenziali SPID, CNS e CIE), ma anche tramite sistema telematico del proprio Patronato, chiamando il Contact Center al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).