Rivoluzione storica: Giorgia Meloni ha detto no | Cambiano le regole sullo stipendio minimo per gli italiani
Richiesto a gran voce da Movimento 5 stelle, la questione del salario minimo continua ad essere controversa agli apici del Governo: diversa proposta anche da parte della Meloni.
Alcuni partiti del Governo tra i quali Partito Democratico e Movimento 5 Stelle gridano a gran voce al salario minimo, ma purtroppo ancora la cosa non sembrerebbe essere stata totalmente accettata.
Sembrerebbe infatti che l’imposizione di un salario minimo ad almeno 9 euro l’ora, quello che poi hanno già sviluppato in 21 paesi europei, potrebbe non essere la priorità del nuovo Governo.
Questo sarebbe stato ribadito proprio dalla Premier Giorgia Meloni che affermerebbe infatti che l’abbassamento delle tasse sul lavoro sarebbe molto più produttivo rispetto alla questione del salario minimo, ininfluente per lei.
Ma dunque come si svolgerà la verifica della questione?
Salario minimo: prossima settimana al via la proposta di legge
La proposta di legge per il salario minimo partirà comunque molto presto, già dalla prossima settimana, con come detto Movimento 5 Stelle, guidato dalle parole dell’ex Premier Giuseppe Conte, in prima linea sulla questione, supportata anche da Partito Democratico e Terzo Polo.
La proposta iniziale oscillerebbe sui 9 o 10 euro minimi da portare a casa per i lavoratori, con ovviamente delle sanzioni pesanti per i datori di lavoro che non rispettino la legislazione.
Le proposte però sarebbero comunque diverse tra i vari partiti: quella M5s, proposta in Commissione Lavoro alla Camera, guidata come già anticipato dalle parole di Giuseppe Conte, cita nella relazione illustrativa, la proposta di direttiva europea relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea, ormai prossima all’approvazione definitiva.
E ferma restando l’applicazione generalizzata del CCNL, a ulteriore garanzia del riconoscimento di una giusta retribuzione, introduce, una soglia minima inderogabile (9 euro lordi all’ora).
Il partito infatti ricorderebbe tutti quei contratti nazionali che prevedono un salario minimo davvero basso, che sarebbero: il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del settore del turismo (dove il trattamento orario minimo è pari a 7,48euro), il CCNL delle cooperative nei servizi socio-assistenziali (in cui l’importo orario minimo ammonta a 7,18 euro), il CCNL per le aziende dei settori dei pubblici esercizi,della ristorazione collettiva e commerciale e del turismo (che stabilisce il minimo orario contrattuale in 7,28 euro) e il CCNL del settore tessile e dell’abbigliamento (che stabilisce una retribuzione minima pari a 7,09 euro per il comparto abbigliamento).