La Riforma fiscale Irpef è ora realtà, “vera svolta per l’Italia” | Si passa alla modalità a tre aliquote
L’Irpef a tre aliquote, tanto ricercata a partire dal 2022, è ora una realtà: ecco i cambiamenti più importanti sulla questione.
Si passa finalmente, dopo il si del Governo, all’Irpef a tre aliquote. Cosa significa in parole più chiare?
Al 2022 le percentuali di aliquota Irpef erano: il 1° scaglione fino a 15 mila euro con il 23% di aliquota; il 2° scaglione tra i 15 ed i 28 mila euro con il 25% di aliquota; il 3° scaglione da 28 a 50 mila euro con un’aliquota del 35%; infine il 4° scaglione oltre i 50 mila euro con il 43% di aliquota.
Con il presente cambiamento a tre aliquote resterebbero attive la più alta e la più bassa, mentre le due centrali si unificherebbero in una percentuale del 27%.
E questo cosa implicherebbe? Meno o più tasse da pagare? Effettivamente senza riferimenti della fascia di reddito questo è difficile da prevedere se le tasse da pagare saranno minori.
Cambio anche sulla flat Tax: ecco di cosa si tratta
Oltre che della quota Irpef, altro cambiamento molto importante è quello legato alla Flat Tax
Infatti si stava già sviluppando in questi anni un cambiamento sulle aliquote, percentuale del reddito, del patrimonio o del valore imponibile, che era già passato da cinque a quattro e ora a tre.
Probabilmente in tutto questo avrà contribuito anche l’aumento della flat tax da 65 mila a 85 mila euro dal 1° Gennaio 2023, fatto sta che ancora non si ha certezza di quanto sarà la percentuale di ogni aliquota.
Commenti molto positivi da parte del Governo, con la Premier Giorgia Meloni che afferma: “Vera e propria svolta per l’Italia. È una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicino alle esigenze dei contribuenti e attrattivo per le aziende”.
Anche il Ministro dell’Economia Giorgetti: “Le nuove regole saranno operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega e vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni”.