Economia e Finanza

Pioggia di miliardi per gli italiani, “avrete un 2023 pieno di soldi”

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Con i fondi messi a disposizione per l’Unione Europea, di cui usati effettivi sono stati solo il 46%, l’Italia si prepara ad avere un grosso budget da investire entro il 31 dicembre 2023: ecco di quanti soldi parliamo.

I fondi messi in gioco dall’Italia vanno utilizzati. Questa è stata oggi la parola d’ordine a Bruxelles, con tematica i quasi 65 miliardi di euro che il paese ha investito nel periodo tra il 2014 ed il 2020.

Ma dove sarebbe la pioggia di soldi che deve dunque arrivare quest’anno proprio in Italia? Si tratta dell’avanzo di soldi che non sono stati spesi e dunque che l’Italia dovrà spendere prima della fine dell’anno attuale, ovvero prima della fine del 2023. E non si parla di spicci.

Parliamo infatti di un 46% della quota totale, ovvero di ben 29,8 miliardi di euro, a fronte dei 35 miliardi già spesi a data odierna dei miliardi messi a disposizione.

Le previsioni però non sono proprio dalla nostra parte, dato che secondo la Nadef, che conta anche le previsioni sul piano Pnrr, la spesa a fine anno non arriverà a toccare neanche la metà dei fondi investiti.

Come si divide la spesa tra le varie regioni?

Come dichiarato dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia) dei 19,9 miliardi di risorse europee da “mettere a terra” entro la fine di quest’anno, 15,3 sono in capo allo Stato centrale (Progetti Pon, Fesr e Fse) e 4,6 alle Regioni.

Al 31 dicembre scorso, dei 21,2 miliardi finanziati dall’Ue e gestiti dalle Regioni, 16,6 sono stati spesi e gli altri 4,6 dovranno esserlo entro quest’anno.

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Le amministrazioni regionali più in difficoltà sono quelle del Mezzogiorno: la Puglia deve spendere altri 335 milioni, la Calabria 616, la Campania 1,27 miliardi e la Sicilia 1,45 miliardi. La percentuale di spesa realizzata sul totale da ricevere era del 65,5% in Calabria, del 65,7% in Campania e del 64% in Sicilia.

Una spesa dunque onerosa in particolare per le regioni, che si vedono costrette ad aumentare e velocizzare la questione al più presto.