Dopo l’ulteriore discesa di Bitcoin, la caduta di Svb e Signature e le problematiche con il petrolio, si teme una crisi forte per le banche: ecco come poter scongiurare il disastro e come evitare problemi imminenti.
Bitcoin scende ulteriormente al limite dei 20 mila dollari, precisamente 21 mila e rotti, questo a causa della caduta repentina delle banche Svb e Signature che hanno portato la cryptovaluta a perdere molto.
Questa azione, successa alcuni giorni fa, ha creato un effetto a catena su molti altri importantissimi fattori che determinano il buon andamento del mercato globale: si pensa dunque ad una nuova crisi di massa?
Ma intanto, la prima domanda è: come ha fatto Svb ad andare in grave perdita? Svb è una banca che manteneva moltissimi titoli di stato, comprati però a lunga durata con la liquidità disponibile. Il problema principale riguarda il fatto che questi titoli poi abbiano visto lievitare i tassi di interesse e scendere i bond. Il crack è fatto.
A questo punto dunque Svb non aveva altra scelta che svendere i bond, accumulando debiti. Principalmente gli acquirenti di Svb erano tutti coloro che lavorano i Silicon Valley, abituati a bruciare cash.
Al momento il caso Svb sembrerebbe un caso isolato e si spera che non si diffonda a macchia d’olio, ma il problema principale resta il fatto di capire come si comporteranno le altre banche. Si richiede allora in questo caso un intervento d’urgenza della FED, la Federal Deserve Bond, la quale gestisce ampiamente i titoli di mercato.
Al momento il caso comunque rimane sotto controllo, dato che come detto, sembrerebbe circoscritto alla sola Svb, ma non si sa mai di ritrovarsi prossimamente in una recessione, tutti sperano che non sarà cosi e che la Fed faccia il suo dovere.
Non è però tutto, infatti anche il greggio ha subito in questi giorni un calo abbastanza inaspettato: infatti le quotazioni Brent e WTI hanno perso il 2%. Tutto questo è legato purtroppo ancora al crollo della Svb (Silicon Valley Bank) che riporta ad un problema globale di profonda incertezza ed instabilità economica.
Subito si è cercato di tappare dei buchi, soprattutto per quanto riguarda l’abbassamento dei tassi di interesse, ma purtroppo questa situazione, che non si verificava cosi a ribasso dalla crisi finanziaria del 2008, porta una forte volatilità dei prezzi.