Riforma dell’Iva: sconto importante su tutti i beni primari | Si pagherà zero
Nuova riforma dell’Iva in vista. Ci aspetta un’imposta azzerata su quelli che sono i beni essenziali.
L’Iva viene sempre pagata sull’acquisto di ogni bene o servizio. Ma, nell’ambito del ciclo di riforme che interesseranno complessivamente il Fisco, pare che verrà prevista un’importante eccezione.
Se infatti si tratta dell’acquisto di beni di primaria necessità, gli intenti programmatici del governo in relazione alla riforma equivalgono ad un abbuono totale dell’imposta. Scopriamo ulteriori aspetti al riguardo.
L’azzeramento dell’Iva e la fattispecie prevista
Attesa la legge delega in Consiglio dei Ministri per la settimana prossima. Il testo riguarda diversi aspetti, tra cui l’Iva e le aliquote Irpef. Inoltre, sono previste una serie di leggi di nuova introduzione, sempre per l’anno 2023, che riformerebbero completamente la materia fiscale, per la prima volta dopo gli anni ’70.
Tornando al discorso dell’Iva, in un quadro come quello presente al momento, contraddistinto dall’inflazione come non mai, e di maggiore difficoltà per i consumi, il governo vorrebbe addivenire ad una soluzione. La legge delega punta per l’appunto, a proposito dell’Iva a rilanciare i consumi da un lato, e far fronte allo stato di bisogno di molte famiglie dall’altro.
Si parla ancora di intenti, ma vi è concretezza nel considerarli, poiché una conferma in tal senso è arrivata dal viceministro all’Economia Maurizio Leo. Lo stesso viceministro ha fatto notare come l’ipotesi in questione sia attualmente al vaglio dell’esecutivo, poiché ciò già succede normativamente in Europa, ossia è la normativa comunitaria a riconoscere anche la possibilità di un’aliquota azzerata.
Il “carrello della spesa” compreso
Ma come il viceministro Leo ha altresì affermato sul punto, vi è la necessità di lavorarci. Ad ogni modo, con il vertice della prossima settimana si verrà a sapere tutto ufficialmente. L’idea attuale è quella di mettere insieme, idealmente ma anche legislativamente, un “carrello della spesa” con dei beni primari. Sui medesimi graverebbe aliquota zero, o comunque fortemente ridotta.
Si parla di beni quali pane, pasta, latte, acqua minerale, pesce, carne. Per il resto, vi sarà un complessivo riordino inerente la legislazione Iva nazionale, così da allineare quest’ultima a quelli che sono i parametri propri dell’Ue. Non solo, ma si opterà, nella medesima legge delega, e sempre con riguardo all’Iva, ad una semplificazione. In particolare, per come dichiarato dal sottosegretario all’Economia, Sandra Savino, dovrebbero subentrare dei nuovi criteri volti a semplificare determinati istituti dell’Iva, quali detrazioni e rimborsi, oltre ad una ridefinizione delle ipotesi di esenzione.