Immigrazione economica, cosa significa e perché l’Italia deve accogliere 200mila extracomunitari l’anno

Immigrazione economica, tutto sul fenomeno e come l’Italia vi si pone – finanzarapisarda.com

Chiariamo il concetto d’immigrazione economica, oltre ai nuovi scenari che verrebbero introdotti in Italia. 

Il migrante economico è colui che migra per migliorare le proprie condizioni di vita, sul piano economico. È in altri termini chi espatria con la finalità di cercare un lavoro.

Tutti i migranti economici danno luogo a quel fenomeno su scala globale noto come immigrazione economica. Come si pone l’Italia in relazione a tale fenomeno, e perché dovrebbe accogliere 200.000 migranti da questo punto di vista?

L’immigrazione economica e il contesto italiano

Molto spesso si fa notare, da parte di determinate fazioni, quali siano gli aspetti negativi dell’immigrazione. Ma c’è da considerare che l’immigrazione economica, in sé considerata, produce in determinate condizioni un vantaggio per un Paese. Parliamo di un Paese che si trovi ad affrontare una crisi demografica, quale ad esempio il nostro.

Da come si è calcolato, in assenza di un determinato numero di migranti economici, in Italia diversi cittadini non riuscirebbero a percepire la propria pensione. E ciò perché, a causa della crisi demografica, chi lavora e dovrebbe di fatto pagare attraverso la tassazione sul lavoro le pensioni, si ritrova ad essere tendenzialmente in numero insufficiente.

Si è in particolar modo calcolato che sono attualmente più di 600.000 i pensionati in Italia che percepiscono la propria pensione solamente grazie ai migranti. Con riferimento, alla luce di quanto esposto, ai migranti economici. Ora, per mettere ancora più al sicuro i conti pubblici, servirebbe anche altro. La situazione in Italia è caratterizzata da lavoro che non si trova, specie nel Mezzogiorno, e da altri contesti in cui il lavoro invece si trova ma a condizioni non soddisfacenti.

Spieghiamo il perché l’Italia avrebbe bisogno di nuova forza lavoro immigrata – finanzarapisarda.com

La necessità di nuovi lavoratori in Italia

In molti casi si preferisce così emigrare, e gli italiani che migrano pagheranno i contributi nello stato estero di destinazione, e ciò contribuisce ad acuire la crisi su tale piano. Specie nei momenti di crisi, in Italia si è avvertita l’incidenza dei contributi versati dai lavoratori stranieri in Italia, quelli ovviamente assunti in regola. In particolare, gli immigrati, anche quelli extracomunitari, e rientranti nel fenomeno della migrazione economica, sono per lo più persone giovani, comunque in età da lavoro.

E ciò mentre la spesa pubblica in Italia viene assorbita in buona parte per le prestazioni sociali, non includendo tra le medesime solamente le pensioni. In base al calcolo attuale, vista la situazione complessiva e le risorse che si riescono a trarre da chi lavora, il Paese avrebbe bisogno di altri 200.000 migranti economici in più, ed effettivamente lavoranti per controbilanciare al meglio le uscite pubbliche di spesa.