Hai ricevuto una donazione? Devi pagare un sacco di soldi: ecco la legge italiana

Donazione, a quali imposte si va incontro? – finanzarapisarda.com

Nel caso in cui ricevi una donazione, l’imposta da pagare è veramente altissima. Scopriamo i dettagli.

Hai ricevuto una donazione? Sappi che l’imposta che dovrai versare è veramente elevata, ai limiti dell’assurdo, in relazione a quanto ricevuto.

In questa piccola guida esporremo tutti i particolari da conoscere. In ogni caso, sono presenti delle eccezioni, per come avremo modo di vedere, ma sono piuttosto esigue, riducendosi a pochi casi.

La donazione e le imposte da pagare: il caso dei familiari

Per determinare il regime d’imposta a cui la donazione in oggetto debba sottostare, sarà rilevante anche chi la compie nei nostri riguardi. Se si tratta di un familiare si avrà una determinata soggezione a imposte, che ora vediamo. Se il donante e il donatario sono familiari, vi sono in realtà diverse fattispecie da considerare nel medesimo quadro.

Dunque, per una donazione ricevuta dal coniuge o da un parente in linea retta, e l’importo sia inferiore ad 1 milione di euro, non vi è soggezione ad imposta alcuna. Laddove nella condizione medesima il valore della donazione superi il milione, si ha un’imposta di registro pari al 4% dell’importo. Analogamente, si può avere il caso della donazione proveniente da fratello o sorella per importi inferiori al milione, e per i quali non si paga nulla. Nello stesso caso, e per importo che superi il milione di euro, stavolta l’imposta di registro è del 6%.

Ora, per una donazione effettuata da un qualsiasi parente entro il quarto grado, la medesima è soggetta ad imposizione di registro del 6%, e a prescindere dall’importo. Ma cosa avviene se, anziché tra parenti, la donazione si svolge tra soggetti senza alcun vincolo di parentela?

Determinanti sono gli importi donati, ma altresì altri parametri, ai fini del calcolo dell’imposta – finanzarapisarda.com

La donazione proveniente dai non familiari

Laddove il soggetto donante sia un non familiare del donatario, si parla generalmente di importi superiori. Infatti, se il caso posto in essere non rientri in nessuno di quelli sopra menzionati, si adotterà un’imposta di registro dell’8% e a prescindere dall’importo.

Vi è comunque un’eccezione a tal proposito. Per come previsto dalla legge 104 del 1992, se il destinatario è anche portatore grave di handicap, si ha l’applicazione di un’imposta solamente con una donazione che parta da 1,5 milioni di euro. Ciò vale altresì per i casi sopra menzionati a proposito dei familiari, laddove sia previsto il tetto. E in tal caso si applica l’aliquota al 4% per donazione da parte di un coniuge che superi 1.5 milioni.

Mentre per la stessa donazione ricevuta da portatore di handicap grave, da parte di fratello o sorella, si ha l’aliquota del 6% (ma sempre con l’innalzamento del tetto d’importo). Infine se la donazione sia proveniente da un non parente, l’aliquota è dell’8%. Ma anche nell’ultimo caso farà fede la franchigia di 1,5 milioni di euro (e non dunque a prescindere dall’importo, come nell’altro caso).