Lo ha deciso Giorgia Meloni: taglio al RdC | Ecco le nuove somme: una catastrofe
Qual’è la nuova proposta del Governo per il reddito di cittadinanza? Vediamola nei suoi vari aspetti.
Il reddito di cittadinanza è in fase di riforma. Già presente una bozza in corso di studio, e che verrà presentato nel Consiglio dei Ministri che si terrà la prossima settimana.
Tutti i percettori della misura e aspiranti tali, saranno interessati a conoscere come la materia possa cambiare, laddove la proposta in oggetto si tramuti in legge.
Il nuovo piano del Governo sul reddito di cittadinanza
Si vuole dunque riformare il reddito di cittadinanza. Per la precisione, ci dovrebbe essere una nuova misura, sostitutiva proprio del medesimo. La denominazione attuata è MIA. L’acronimo sta per Misura di Inclusione Attiva. Ma a chi spetterebbe? Anche a tal riguardo vi sono novità. Sono diversi i parametri modificati, rispetto a quelli stabiliti per il reddito di cittadinanza.
Parliamo sia dell’inclusività della manovra in fase di studio che degli importi concessi nel relativo assegno. La stretta arriva sui cd. “occupabili“. Per gli stessi una riduzione negli importi del 25% rispetto a chi non può lavorare. Per questi ultimi si prefigura un assegno mensile minimo di 500 euro, contro 780 euro mensili attuali. Parliamo degli importi usufruibili per i singoli.
Quanto alla tempistica, una volta avuto accesso al sostegno esso sarà valido per 18 mesi. Al termine degli stessi, si dovrà attendere un mese per poi ripresentare la domanda laddove ne sussistano ancora i requisiti. Gli “occupabili” invece, avevano già visto una modifica, subentrata dal 1 gennaio 2023, inerentemente alle mensilità percepibili. Le stesse erano già scese a 7.
Tempistiche e reddito per gli occupabili
Nella manovra in fase preparatoria, la previsione è di 12 mensilità ma ad importo ridotto. Per come anticipato, ridotto del 25% e dunque 375 euro rispetto ai 500 euro percepibili (sempre in manovra) da chi non risulti occupabile. Inoltre, decorsi i 12 mesi, si dovrà attendere anche qui un mese per ripresentare la domanda, fermo restando il permanere dei requisiti. In questo caso però, la prestazione si potrà rinnovare per altri 7 mesi, decorsi gli stessi essa decade completamente.
Del resto, un merito agli importi, anche chi non è occupabile potrà percepire 500 euro a fronte dell’attuale previsione di 780 euro. Nulla è stato ancora anticipato sulla permanenza o meno del contributo affitti. Quest’ultimo è stato poi previsto nell’ultima legge di bilancio come importo erogabile direttamente al locatore e non più al locatario.