Reddito di cittadinanza, adesso cambia tutto | Arriva una nuova misura: come ottenere comunque i soldi
In via di scadenza per l’anno 2024, il reddito di cittadinanza sparirà per fare posto alla nuova MIA, misura di inclusione attiva, che avrà una regolamentazione diversa rispetto al precedente bonus.
Come già era stato annunciato alla presentazione della Legge di bilancio 2023 proposta dalla nuova Premier Giorgia Meloni, il reddito di cittadinanza cesserà di esistere a partire dal 1° Gennaio 2024.
Una misura stretta che aveva scatenato non poche polemiche e aveva dato il via al totobonus, ovvero nel comprendere da parte dell’opinione pubblica e della fascia politica contraria all’abolizione del reddito (in particolare il Movimento 5 Stelle) se ci fosse stata possibilità di avviare una nuova misura.
Si parlava già da fine 2022 di una possibile misura più di supporto per le fasce deboli, per un periodo era stato anche valutato un reddito di sussistenza per le famiglie con a carico bambini, anziani e malati.
Ma ecco che è arrivata la conferma oggi stesso della presentazione di una nuova misura di inclusione attiva (MIA). La nuova misura scatterà già da quest’anno, successivamente ai 7 mesi di proroga per il Reddito di Cittadinanza.
Misura di inclusione attiva: come richiederlo e chi potrà percepirlo
A differenza del precedente reddito, questa misura di inclusione non potrà essere richiesta in modo eterno, ma solamente con determinate prerogative: per le famiglie che non hanno persone occupabili, la proroga potrà essere effettuata ogni anno; per le famiglie invece che hanno persone ritenute occupabili, la prima proroga sarà dopo un anno, la seconda dopo sei mesi e la terza dovrà essere valutata.
Inoltre il maggiore cambiamento è determinato dal limite ISEE che è stato notevolmente abbassato per la richiesta di questo nuovo bonus, ovvero da 9.360 euro a 7.200 euro, un taglio netto di ben 2000 euro di reddito che potrebbe portare a eliminare dal contesto del bonus una grande fetta di famiglie che ne necessitano la sussistenza.
Come descritto sulla spiegazione del nuovo incentivo, questo riguarda: “potenziali beneficiari, in linea con quanto deciso con la manovra, verranno divisi in due platee: famiglie povere senza persone occupabili e famiglie con occupabili. Le prime sono quelle dove c’è almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile. Le seconde quelle dove non ci sono queste situazioni ma almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età.”
“Queste famiglie continueranno a ricevere un sussidio, la Mia appunto, il cui importo base (per un single) dovrebbe restare di 500 euro al mese, come nel Reddito. C’è invece ancora discussione sulla quota aggiuntiva nel caso in cui il beneficiario debba pagare l’affitto. Il Reddito prevede fino a 280 euro al mese. Con la Mia questa quota potrebbe essere alleggerita e modulata sulla numerosità del nucleo familiare. Ma la stretta maggiore colpirà gli occupabili.”