Reddito di cittadinanza, scattano i controlli a tappeto: furbetti a rischio
Sempre più fitti i controlli del Governo sui percettori del Reddito di Cittadinanza. Ciascun errore verrà severamente punito.
E’ giunta l’ora per i furbetti di dire addio per sempre al Reddito di Cittadinanza. Ci saranno dei controlli ogni mese per stabilire e certificare che tutti i requisiti per accedere a tale reddito vengano rispettati.
Il Governo ha deciso di fare degli enormi passi in avanti per quanto concerne la situazione, molto dibattuta, del Reddito di Cittadinanza. Da vari controlli è stato possibile dimostrare come alcuni cittadini usufruissero di tale reddito in maniera indebita.
I controlli sono sempre più frequenti anche se non sono ancora da considerarsi estremamente accurati in quanto non riescono a recepire ogni piccolo movimento o passo falso da parte di alcuni cittadini.
Possiamo dire che, al momento, l’operazione alla quale stanno lavorando le autorità e il Governo, sono volte ad eliminare tale misura per i cosiddetti “furbetti”, ossia coloro che cercano di accedere ai benefici o contributi economici senza averne alcun diritto. Ma quali controlli lo Stato sta effettuando?
Aumento dei controlli per i percettori del RdC
Come già in molti sapranno, la lotta del Premier Meloni contro il Reddito di Cittadinanza è sempre attiva. Le prime decisioni del nuovo governo hanno già dato i loro frutti, infatti si è già pronti a salutare per sempre tale misura assistenziale, almeno per il 2024. Nel frattempo l’operazione attuale è quella di diminuire se non eliminare del tutto la presenza di “sanguisughe” che si appropriano indebitamente di questi sussidi economici. Ma in che modo? Per rispondere alla domanda, faremo riferimento al comunicato stampa dell’Inps risalente al 24 gennaio 2023: “Il 20 gennaio è stato siglato il Protocollo operativo tra INPS e Ministero della Giustizia che consentirà, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, la verifica mensile e automatica, operata con sistemi di interoperabilità e modalità strutturata di scambio dati, dell’eventuale stato detentivo dei richiedenti il reddito di cittadinanza, prima dell’erogazione del beneficio”.
Chi dovrà dire addio al Reddito di Cittadinanza
Saranno proprio questi controlli a stringere sempre più la cerchia di persone che potranno beneficiare del sussidio. La revoca, nei casi in cui venga violato il regolamento, avverrà in modo automatico e irreversibile. Oltre questi dispositivi che saranno in grado di scovare le irregolarità, il reddito verrà sottratto anche a chi si rifiuterà di partecipare a corsi di formazione o riqualificazione professionale.