Buoni postali, 2.500 euro di investimento: quanto guadagno? Sorprendente
Perché optare per gli investimenti è sempre la scelta giusta? Ecco quanto, grazie ai buoni postali, è possibile mettere da parte.
Ci sono delle particolari tipologie di buoni postali che riusciranno a farvi guadagnare sostanziose somme di denaro grazie ad un investimento iniziale. Ecco in che modo.
I buoni fruttiferi postali sono tra i mezzi più scelti dagli italiani per puntare a guadagni a lungo termine, nonché una delle tipologie di investimento maggiormente utilizzate da piccoli e grandi. Si, perché è possibile sottoscrivere un buono anche ad un minorenne.
Questo particolare strumento finanziario viene erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti e vengono affidati unicamente a Poste Italiane, infatti chiunque voglia aprire un conto deposito del genere, potrà farlo presso gli sportelli di Poste e anche comodamente dalla propria abitazione.
Perché è uno dei metodi più scelti? Oltre all’alta possibilità di veder fruttare i propri investimenti, dall’altra parte rappresenta un metodo poco rischioso per conservare il proprio denaro. Andiamo ora a vedere nello specifico i vantaggi e gli svantaggi della sottoscrizione del buono fruttifero.
Pro e contro dei buoni fruttiferi postali
Veniamo ora alla domanda più richiesta da tutti: perché dovrei sottoscrivere un buono fruttifero, in che modo potrebbe aiutarmi? Bene, i vantaggi ci sono e non sono pochi, uno dei tanti da cui potremmo iniziare è la trasparenza e sicurezza dei sistemi utilizzati. Seguono poi:
- Zero costi di attivazione;
- Totale garanzia da parte dello Stato;
- Tassi agevolati fino al 12,5%;
- Possibilità di investire piccole cifre, a partire dai 50 euro;
- Possibilità di scelta dei pacchetti in base alle proprie esigenze.
Ma come ogni cosa che si rispetti, se ci sono i pro, dall’altra parte ci sono anche i contro e tra questi potremmo annoverare i rendimenti bassi e la necessità di dover vincolare i propri risparmi per un tempo pressoché lungo.
Quanto guadagno investendo sui propri risparmi?
Una prima distinzione necessaria riguarda gli investimenti a breve-medio termine e quelli a medio-lungo termine. Per comprendere a pieno le differenze proporremo vari esempi, nel primo caso, supponiamo di voler investire come somma iniziale 2.500 euro ecco le strade percorribili:
- Buono 3×2: dura 6 mesi e ha un rendimento fisso del 2%. Alla scadenza, con un versamento iniziale di 2.500 euro, ritroveremo circa 2.775,98 euro.
- BFP 4 anni risparmio semplice: dura 4 anni e ha un rendimento fisso dell’1,50%. Al termine dei 4 anni, il guadagno totale è di 2.727,09 euro.
- Buono Rinnova: dura 6 anni e ha un rendimento del 3,25%. Al termine, la propria liquidità ammonterà a 2.962,86 euro;
- Buono Soluzione Eredità: dura 4 anni e ha un rendimento fisso del 3%. Al termine l’importo finale sarà di 2.774,55 euro;
- Buono 3 anni Plus: dura 3 anni. Al termine del periodo il guadagno sarà di 2.599,93 euro.
Nel secondo caso, in cui ci si affidi ad investimenti a medio-lungo termine, i possibili scenari saranno questi:
- Buono 3×4: dura 12 anni e ha un rendimento di 2,50%. Al termine del periodo, i 2.500 euro iniziali diventeranno 3.254,44 euro;
- Buono 4×4: dura 16 anni e ha un rendimento del 3%. Al termine, il totale sarà di 3.822,80 euro;
- Buono Ordinario: dura 20 anni e ha un rendimento del 2,50%. La somma iniziale di 2.500 euro diventerà 3.896,25 euro.