Bonus mobili 2023, ecco come funziona e come richiederlo
Arriva anche nel 2023 il bonus mobili: come puoi richiederlo e cosa devi fare per ottenerlo. Si può avere una detrazione fiscale sul prezzo finale sino a 8000 euro.
Anche per l’anno 2023, grazie anche alla Legge di Bilancio 2023 viene rinnovato il bonus mobili con un aumento del limite di spesa usufribile.
Inserito nel DL numero 63 del 2013 questo ha visto successivi rinnovi sino ad oggi, con un valore che porta ad un 50% di rimborso fino a 8000 euro di spesa per comprare mobili ed elettrodomestici nuovi da utilizzare per ristrutturazione.
Ovviamente ci sono delle prerogative per ricevere il bonus, tra cui anche classi di consumo degli elettrodomestici che vengono acquistati e questo è molto importante.
Ma quali sono queste prerogative e quali classi di consumo vengono accettate per ottenere il bonus?
Bonus mobili: ecco cosa non può mancare per far si che sia accettato
Le prerogative più importanti riguardano intanto la classe di consumo necessaria per far si che venga erogata l’agevolazione, in particolare si parla che i contribuenti debbano comprare forni non inferiori alla classe A; lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie non inferiori a classe E; frigoriferi e freezer non inferiori a classe F.
Altra prerogativa da rispettare per il contribuente è che la ristrutturazione edilizia deve essere sostenuta per singole unità
immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici ma sempre residenziali, a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui si comprano i beni.
Infine il pagamento non può essere effettuato con contanti, ma con carta di credito o debito oppure bonifico.
Questi sono i lavori, oltre al bonus sui mobili, che nella ristrutturazione di casa sono compresi:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria non danno diritto al bonus;
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, per interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o - ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
La stessa Agenzia delle Entrate ha specificato le condizioni collegate al bonus:
“La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente”.