L’inflazione ha colpito duramente ogni settore negli ultimi mesi, dalle utenze, al carburante, agli alimentari, non lasciando scampo nemmeno ai conti correnti i cui costi sono lievitati incredibilmente.
Per famiglie, giovani e pensionati perdere i propri risparmi può diventare un vero e proprio problema da affrontare, infatti a causa dei costi di gestione e delle operazioni diverse decine o centinaia di euro possono sparire ogni anno dai propri risparmi.
Secondo quanto riportato dai dati dello studio di Altroconsumo, l’associazione per i consumatori più conosciuta in Italia, i costi maggiorati hanno interessato non solo i conti correnti fisici e tradizionali (+8,7%), ma anche quelli online (+2,2%), da sempre considerati i più convenienti e più efficienti dal punto di vista del risparmio.
Gli aumenti dei costi sono dovuti principalmente al livello dell’inflazione che a Gennaio ha raggiunto il 10,1% su base annua. Il confronto effettuato da Altroconsumo è ha avuto come base i dati dei parametri della Banca d’Italia che riguardano l’Indicatore dei Costi Complessivi annui (ICC), ed ha rivelato una situazione molto disagevole soprattutto per i giovani (aumento del 10%), ma anche famiglie (+8,1%) e pensionati (+7,9%).
Le differenze sostanziali sono rappresentate dai costi di mantenimento del conto corrente e di quelli delle operazioni bancarie non gratuite, come i prelievi od i bonifici ed il pagamento dei bollettini. Il divario che si crea tra la banca più economica e quella più cara è di oltre 200 euro, un dato di fondamentale importanza da tenere in considerazione quando si vuole aprire un conto personale.
I costi più elevati sono stati ritrovati nelle banche:
Mentre, sempre per quanto riguarda i conti correnti tradizionali, i giovani possono sfruttare l’opportunità di avere un conto gratuito presso la banca Intesa oppure scegliere Mps, i cui costi sono diminuiti da +92,60 a +86,60 euro annui.
Online la situazione è meno grave del previsto, infatti nonostante l’aumento dei costi generale è ancora possibile avere molto margine di scelta dato che i rialzi sono compresi tra l’1,5% ed il 3%. Per scegliere la nuova banca possono essere presi in considerazione le offerte basate sull’uso solo online del cc, i quali costi sono stati azzerati da: Banca Sistema, Progetto, Ifis, Megliobanca, Illimity, Ing, Webank e Bbva.
Ipotizzando invece i bisogni medi di una famiglia, analizzando un profilo tipo che accredita lo stipendio sul conto, domicilia le bollette, ha 12 rate del mutuo e preleva 12 volte l’anno, le soluzioni migliori sembrano essere il conto corrente di Sella, a 18 euro annui, Ibl, 21,32 euro all’anno o Banca Widiba e Unicredit a parità con 24 euro annui.