Possibile cambiamento in vista per il Reddito di Cittadinanza, ecco tutte le novità
Novità in arrivo in materia di Reddito di Cittadinanza, cosa ci sarà da aspettarsi in tutto il 2023?
Alcune notizie vociferano un probabile cambiamento di rotta nel pensiero di Giorgia Meloni in merito all’abolizione del RdC. La totale cancellazione per alcuni cittadini sarà effettiva o ci saranno delle sostanziali novità?
Negli ultimi mesi, la questione del Reddito di Cittadinanza è stata al centro di molti dibattiti che ha visto la popolazione italiana dividersi sempre di più tra coloro che risultavano essere d’accordo e chi, invece, si mostrava contrario circa la possibilità di abolire totalmente il reddito.
Il Reddito di Cittadinanza è stato largamente utilizzato dagli italiani per poter sostenere le spese mensili e, dall’altra parte il Governo lo aveva inteso come un vero e proprio strumento che avrebbe dovuto produrre un netto incremento di domande di lavoro.
Purtroppo così non è stato. In molti hanno iniziato a percepire il Reddito di Cittadinanza e a rifiutare tutti i lavori che il Governo proponeva. A tal proposito è giunta poi la proposta di Giorgia Meloni di effettuare dei tagli netti e concedere il Reddito solo a coloro che realmente ne avevano bisogno.
Cosa cambierà con la Legge di Bilancio 2023?
La nuova versione della Legge di Bilancio, il Reddito di Cittadinanza ha subito un importante cambiamento, voluto in modo diretto dal nuovo Premier Meloni. La Legge di Bilancio ha sancito che: “Inizia il periodo transitorio verso l’abolizione del reddito di cittadinanza. Dal 1 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili”. Quindi, secondo le disposizioni del Governo, l’abrogazione totale per determinate fasce di popolazione si avrà a partire dal 1 gennaio 2024.
Possibile inversione di rotta in vista?
E’ probabile che ci siano alcuni cambiamenti in merito alla questione del Reddito di Cittadinanza. In realtà le versioni nel Governo sono contrastanti. Da una parte abbiamo il Ministro del Lavoro Marina Calderone che ha accolto la raccomandazione del Consiglio Ue in cui viene proposto agli stati membri di adottare un reddito minimo contro la povertà. Posizione che sicuramente andrà contro quanto stabilito dalla nuova legge che prevede l’abrogazione del reddito di cittadinanza. Ma secondo quanto affermato dall’eurodeputata di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, reddito di cittadinanza e reddito minimo sono due cose differenti. Proprio per questo, allo stato attuale delle cose, di revocare l’abrogazione del reddito di cittadinanza non se ne parla proprio.