In Italia sono veramente tantissime le persone di ogni età che soffrono di asma. Certamente è qualcosa di grave e per nulla piacevole che in qualche maniera condizione la nostra esistenza. Sovente non permette di attuare con una certa costanza attività fisica e sportiva, ne di compiere grandi sforzi in svariati settori.
Quando poi siamo particolarmente stanchi e affaticati può farsi sentire in maniera più forte e violenta. Bisogna pertanto restare sempre all’erta e con gli inalatori belli carichi e funzionanti, nonché pronti all’ uso al fine di non peggiorare la situazione. Inoltre dobbiamo sempre utilizzarli quando ne abbiamo bisogno, anche se siamo in mezzo alla gente. Altrimenti rischiamo di perdere la vita!
Inoltre in primavera, con l’arrivo dei pollini, la situazione può persino peggiorare. E pensate che c’è chi manifesta sintomi di asma solo in tale stagione che è ormai praticamente alle porte. Ed è proprio per questo motivo che in Rete e in particolare sui Social che molti utenti si stanno chiedendo se anche esso rientra nelle patologie che possono richiedere aiuto per la Legge 104.
Una legge che, ricordiamo per dovere assoluto di cronaca, riguarda l’invalidità, o meglio l’esistenza di una reale condizione di handicap. E qui è doverosa una grande precisazione. Essa può essere una minorazione fisica, psichica o sensoriale. Inoltre può essere stabilizzata o progressiva.
È causa di difficoltà di apprendimento, relazione e integrazione sul mondo del lavoro. Tutto questo può essere di gravissimo intralcio all’aspetto sociale e portare l’individuo alla terribile emarginazione. Dunque farlo ammalare ancora di più soprattutto a livello psicologico. Una cosa assolutamente da evitare come la peste, non trovate?
In ogni caso non è affatto automatico il riconoscimento della 104. In che senso? In poche parole chi vuole segnalare il suo stato di minorazione deve svolgere alcuni accertamenti e fare delle visite mirate. Oltre alla valutazione del proprio medico curante, che è il primo step da affrontare, bisogna poi rivolgersi a degli specialisti che fanno parte di un’apposita commissione medico- legale.
Ed è solo questa realtà che può decretare o meno se possiamo affidarci alla famosa 104 oppure no. Riguardo all’asma, possiamo dire con certezza che la massima quota di invalidità che si riesce ad ottenere è quella del 35%. Tuttavia se, come in certi casi capita, è legato anche ad altre patologie, essa può fortemente salire.
La procedura da seguire è quella che abbiamo elencato. Aggiungiamo solo che per sapere l’esito, ovvero se la nostra richiesta d’aiuto è stata accettata o meno, dovremo attendere circa novanta giorni. Tutto ciò sarà messo a verbale con tanto di percentuale di invalidità riscontrata secondo la Legge.