La crisi che ancora serpeggia tristemente e pure in pompa magna nel nostro Paese ha alimentato la criminalità. Alcuni hanno pensato bene, per portarsi a casa qualche soldo, di truffare persone dopo che sono andate a fare la spesa. Nel mirino dei malviventi sono soprattutto donne sole e anziani. Categorie che loro giudicano più indifese.
Chiaramente prima di colpire studiano bene il piano. In generale colpiscono quando è buio e visto che siamo ancora in inverno già dal tardo pomeriggio possono mettersi in azione. Poi valutano se la zona dove è ubicato il supermercato è molto trafficata o meno. Inoltre cercano di pizzicare coloro che parcheggiano non davanti all’esercizio ma in maniera più appartata.
Poi studiano bene la vittima. Magari la seguono anche mentre sta facendo la spesa. O la scelgono dopo che ha parcheggiato e si appresta ad entrare, armata di carrello, nello store. Solitamente sono in tre. Uno se ne sta in macchina, con il motore acceso, pronto per la fuga. Gli altri due invece si posizionano non troppo lontano dalla macchina della persona che hanno preso di mira.
Attendono che carichi tutte le sportine, poi con una scusa qualunque si avvicinano. Uno chiede se quel oggetto caduto per terra, vicino alla portiera è suo. A quel punto solitamente si è solito andare a vedere se realmente è nostro oppure no. E nel mentre che questa persona ci distrae, l’altro afferra delle buste della spesa o la nostra borsetta!
Non facciamo in tempo ad accorgersi di quello che ci è successo, che ha in effetti dell’incredibile, che ecco che tutti e tre si danno alla macchia. Una macchina sgomma via e noi restiamo lì sconfitti e sgomenti in mezzo al parcheggio, senza sapere che cosa fare. Forse ci raggiungeranno altre persone, magari alcuni dipendenti del supermercato per darci soccorso. Tuttavia ormai il danno è stato fatto!
Ritornati in noi, chiediamo aiuto e chiamiamo immediatamente le forze dell’ordine per raccontare l’accaduto. Cerchiamo, nonostante il momento di grande difficoltà anche a livello psicologico, di non omettere alcun dettaglio. Inoltre sforziamoci di riuscire a stilare delle identikit di colui che ci ha abbordato e, possibilmente, anche degli altri. Se ovviamente li abbiamo notati.
Poi chiediamo di bere un bicchiere d’acqua e di sederci. Siamo sotto shock. Chiamiamo una persona amica e cara e chiediamole di raggiungerci. Abbiamo bisogno di un abbraccio e di comprensione. Torniamo a casa e cerchiamo di rilassarci. Fatto ciò cerchiamo di svagarci e poi, mettiamoci in testa che non dobbiamo più cadere in un tranello simile!
Come? Aprendo maggiormente gli occhi. Questo non vuol dire che non dobbiamo più essere cortesi e affabili, semplicemente quando abbiamo a che fare con degli sconosciuti non prendiamo come oro colato quello che ci dicono! Non scendiamo dalla macchina e teniamo ben stretti borse e borselli. Mettiamo la sicura all’auto e se vediamo che la situazione si mette male andiamo via.
Inoltre evitiamo, qualora possibile, di andare al supermercato quando è troppo buio, soprattutto se isolato. Parcheggiamo vicino ad altre macchine, il più vicino possibile al negozio. Fatta la spesa, prima di recarci alla macchina, guardiamoci intorno e se vediamo qualcuno di sospetto diciamolo alla cassiera che provvederà a chiamare la sicurezza.