Contributi non versati dall’azienda, come risolvere la faccenda? Tranquillo, ti aiuta l’INPS
Nel caso in cui un lavoratore dipendente abbia la bruttissima e assai amara sorpresa di notare che l’azienda per cui lavora non ha provveduto al versamento dei suoi legittimi contributi, l’INPS può dargli una mano. Come chiedere aiuto? Ecco come fare.
Quando non si è lavoratori autonomi, bisogna fidarsi, come si suol dire, del proprio padrone, ma quando questo è un furbetto o in grave difficoltà economica, dobbiamo cercare di correre ai ripari e farlo pure in men che non si dica e non vergognarci di chiedere aiuto anche perché noi non abbiamo alcuna colpa!
Chiaramente quando scopriamo che, sebbene ci abbia dato lo stipendio, non abbia provveduto per un certo periodo a pagarci i classici contributi, che sono fondamentali a livello fiscale in vista della tanto agognata pensione, non possiamo starcene con le mani in mano.
E dopo avergli chiesto spiegazioni in merito, magari dopo esserci anche consultati con un consulente del lavoro e un sindacato, dobbiamo contattare in men che non si dica l’INPS. Ovviamente l’Ente si è accorta del fatto e sa che noi, essendo lavoratori dipendenti, non abbiamo alcuna colpa in merito.
E come può prestarci soccorso? In poche parole il lavoratore iscritto al fondo pensione può chiedere l’intervento del cosiddetto Fondo di Garanzia per la previdenza complementare che è stato appositamente istituito -per l’appunto- presso l’INPS, qualora il suo credito risulti anche solo in piccola parte insoddisfatto in un momento ben preciso.
Come ci può aiutare L’Inps
Quale? La procedura fallimentare o concorsuale, che ha direttamente coinvolto l’impresa insolvente. In questo frangente il lavoratore può chiedere di integrare presso la gestione complementare interessata i contributi che sono stati tristemente omessi ma che assolutamente gli spettano.
E’ solo così che può risolvere la questione assai forte e spinosa e che pertanto non può in alcuna maniera prendere sottogamba perché ciò potrebbe un domani procurargli gravi danni, qualora richiedessi di andare in pensione, come è anche giusto che sia. Del resto, dopo tanti anni di duro lavoro, è necessario riposarsi.
E con i tempi che corrono e i prolungamenti che sono ancora in atto a livello pensionistico è opportuno giocare anche con largo anticipo al fine di non trovarsi poi in un futuro in una situazione che potrebbe rivelarsi più grande di noi, ingestibile e ormai impossibile da aggiustare. Pertanto, anche se siamo ancora piuttosto giovani, non lasciamo mai e poi mai correre!