Duro colpo per l’Inps: dovrà rispondere al ricalcolo del TFS di molti lavoratori

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Attenzione agli errori dell’Inps nel calcolo del TFS, ci sono alcuni casi in cui tali errori possono costare caro.

E’ accaduto in Sicilia: tre lavoratori hanno contestato il calcolo del TFS da parte dell’Inps. Ecco cosa è accaduto e come si è conclusa la vicenda.

Quasi tutti i lavoratori, nel momento in cui terminano un contratto di lavoro, hanno diritto al TFR. L’acronimo sta per “trattamento fine rapporto” e rappresenta la prestazione economica che compete ad ogni lavoratore successivamente alla cessazione del rapporto lavorativo.

Ma, come abbiamo detto all’inizio quasi tutti i lavoratori ne hanno diritto. Questo perché tale possibilità può variare a seconda delle diverse categorie di lavoratori e del ruolo che essi ricoprono.

Accade spesso che, per i beneficiari di tale trattamento, vi siano diversi errori di calcolo che danno origine a vere e proprie contestazioni da parte dei lavoratori. Ed è quello che è accaduto a tre lavoratori in particolare, vediamo cosa è successo.

Ricalcolo del TFS: il caso dei lavoratori siciliani

Come già affermato, alcune volte accade che l’istituto INPS nel calcolare gli importi dovuti al lavoratori in seguito la cessazione del rapporto lavorativo, vengano commessi degli errori. Questo è quello che è accaduto a tre lavoratori originari dell’isola di Sicilia. I tre lavoratori in questione hanno avviato un procedimento presso il CGA Regione Sicilia in merito alla questione dell’assegnazione del TFS e dei loro criteri di calcolo. Il CGA ha deciso di confermare il diritto al ricalcolo del TFS sia per le forze armate che le forze dell’ordine e ha dato ragione alla tesi proposta dai tre lavoratori consentendo per loro il ricalcolo del trattamento di fine servizio. La stranezza è che durante tale calcolo sono emersi ulteriori errori per circa il 90% dei pensionati militari.

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Come si è conclusa la vicenda

Abbiamo dunque affermato che il CGA Sicilia si è mostrato chiaramente a favore e ha compreso le ragioni dei tre lavoratori che hanno richiesto il ricalcolo. Si è verificato, quindi, l’accertamento del diritto di ricalcolo e sono stati riconosciuti gli scatti contributivi sul trattamento di fine servizio ed è stata modificata la misura della prestazione. Inoltre, il TAR ha anche accolto i ricorsi dei lavoratori delle forze armate che hanno trovato la medesima problematica di calcolo. In conclusione, è stato sferrato un duro colpo all’istituto INPS che dovrà rispondere ai propri errori e pagare circa 10mila euro ad ogni lavoratore vittorioso.