Debiti finanziari, quando gli errori dei genitori ricadono sui figli? Cosa dice la Legge
Il denaro – si sa – può rivelarsi una brutta bestia, come molti sostengono. E quando si tratta di eredità e di debiti finanziari, la questione può diventare, oltre che scottante, pure assai spinosa e pesante da sopportare per tutti quanti.
Nelle ultime settimane poi si è notato che in Rete, soprattutto in molti forum dedicati espressamente all’ambito economico, in molti stanno discutendo sul fatto, decisamente oneroso, di doversi sobbarcare quelli dei propri genitori, che hanno contratto con le banche. Come funziona “il tutto” e come stanno davvero le cose? E – soprattutto- cosa dice la Legge?
Anche all’interno di un nucleo familiare la questione economica può risultare un piatto decisamente amaro da “assaggiare” e assai difficile da digerire. E quando entrambi o uno dei genitori hanno dei gravi problemi a livello economico, i figli sovente si trovano in grande difficoltà anche psicologica all’idea di dover poi un giorno risolvere loro la situazione.
Tanto più che molti non ne sono nemmeno a conoscenza e che vengono a sapere delle difficoltà familiari solo quando le persone che hanno riscontrato dei debiti sono passate e miglior vita. Ciò succede anche quando i figli, ormai grandi, non vivono più con la madre e/ o il padre e pertanto non sempre sono in grado di verificare se i genitori riescano a far quadrare i conti e a pagare tutte quante le varie bollette.
D’altro canto c’è anche da dire che non sempre mamma e papà, al fine di non preoccupare le proprie creature, vogliano rendere partecipi dei loro problemi e così decidano di tenerli all’oscuro. E per riuscire a pagare tutto quanto si rivolgono alle banche oppure a delle finanziarie.
Quando il debito tocca il figlio
Il problema sorge, come abbiamo detto poco fa, quando le persone che hanno fatto questa scelta passano a miglior vita. A quel punto il figlio può esser chiamato a gestire i debiti e le varie decisioni finanziarie, ma solo se vuole accettare l’eredità. Nel caso- invece- in cui decida di rifiutarla può anche non occuparsene.
Ma attenzione, perché se un figlio ha convissuto con il genitore o con i genitori quando era/ erano ancora in vita nel periodo in cui si era creato il debito, può a sua volta subire alcune problematiche, come il pignoramento dei beni di valore. Occhio pure se ha svolto il ruolo di garante per un prestito o per un mutuo che il genitore non è più stato in grado di sostenere, dunque di pagare.
In questo caos la banca si rivarrà sul figlio fino a quando il famoso debito non verrà del tutto estinto. E questo vale anche se il genitore è ancora in vita. Pertanto prima di accettare questo compito rifletteteci davvero molto bene onde evitare di non trovarvi poi un giorno nei guai e pure seri!