Spesso nella vita capita di cambiare più di una residenza, condividendo magari un appartamento prima con la famiglia, poi con i coinquilini e poi con il partner, quando è consentito avere due stati di famiglia?
Dividere lo stato di famiglia potrebbe essere utile nel caso in cui si vogliano ottenere dei vantaggi a livello fiscale, riuscendo magari a separare il proprio stile di vita dal resto degli abitanti della casa per rientrare nei requisiti dei bonus erogati dallo Stato.
Prima di capire se si possono avere più stati di famiglia nella stessa residenza è bene conoscere la differenza tra stato di famiglia e nucleo familiare dato che a livello legale e fiscale sono due cose molto diverse. Lo stato di famiglia identifica una famiglia anagrafica i cui componenti sono legati da vincoli di parentela o affettivi, che convive nella stessa residenza.
Il nucleo familiare invece individua i soggetti fiscalmente a carico e non per forza deve coincidere con i soggetti residenti nella stessa abitazione. Questa dicitura rimane importante per la dichiarazione ISEE, in quanto il numero di soggetti ed il loro relativo stato di salute può influenzare molto il valore del documento, il quale è essenziale per valutare se una famiglia possa avere diritto ad una determinata agevolazione.
Per modificare il proprio stato di famiglia è sufficiente recarsi al Comune di residenza per compilare il modulo apposito, tuttavia è bene ricordare che la divisione è possibile solo qualora non sussistano legami di parentela tra le parti. L’unica soluzione per dividere a tutti gli effetti una famiglia potrebbe essere quella di dividere la casa a livello catastale, ma si tratta di una procedura lunga e non strettamente necessaria.
Per fare un esempio pratico che evidenzi la differenza tra stato di famiglia e nucleo familiare si può pensare ad una famiglia composta da due genitori ed un neodiplomato.
Vivendo tutti nella stessa casa sia il nucleo familiare che lo stato di famiglia coincideranno, tuttavia se il figlio decidesse di andare a frequentare un’università trasferendosi in un appartamento, magari con dei coinquilini, lui uscirebbe dallo stato di famiglia ma non dal nucleo, a meno che non provveda autonomamente alle proprie spese di mantenimento.
Condividere casa con dei coinquilini è uno dei rari modi per avere più stati di famiglia sotto lo stesso tetto, infatti tra le persone non esiste alcun legame di parentela o sentimentale.