Controlli a raffica sui conti correnti, l’Agenzia Delle Entrate è sempre in agguato! Come evitarli
Finite le festività si è tornati ben presto alla vita di sempre. Moltissime persone hanno quindi ricominciato a pensare alla questione economica e. soprattutto quelle più allarmiste e che si fanno prendere dal panico, a parlare dei vari controlli, nonché dei numerosi accertamenti, che talvolta scattano sui conti correnti, sia postali che bancari, di alcuni correntisti.
Altre ancora si domandano, per lo più sui Social e sui forum dedicati all’Economia, quando tutto ciò avviene anche non solo sui movimenti che avvengono, ma anche sull’uso che fanno le persone del contante, che durante le varie pandemie era stato messo da parte in nome dell’utilizzo più massiccio delle carte di credito, più sicure a livello di contagi.
Inoltre, parliamoci chiaro, il Fisco fa paura a tutti, così come l’Agenzia Dell Entrate. Pertanto quando si riceve una lettera a casa per lo più tramite raccomandata o una mail che vede come mittente queste realtà, è del tutto naturale spaventarsi e farsi prendere dal nervosismo più nero.
C’è anche da dire che a volte possono arrivare comunicazioni errate e che pertanto sia opportuno, onde evitare possibili inutili preoccupazioni ,chiedere tempestivamente maggiori informazioni al riguardo al nostro commercialista di fiducia, se ovviamente ne abbiamo uno, oppure contattare direttamente l’Ente che ci ha inviato la comunicazione.
In ogni caso sappiate che stando alle norme attualmente in vigore, i controlli, nonché gli accertamenti, su sconti correnti, bonifici e contanti, scattano in primo luogo quando si notano in una maniera piuttosto netta gravi discrepanze e ragguardevoli incongruenze tra il saldo e la cosiddetta giacenza media non solo dei conti correnti, siano essi bancari che postali, ma anche dei conti depositi e dei famosi libretti postali.
Quando scatta il controllo
Inoltre l’Agenzia Delle Entrate si insospettisce quando il contribuente dichiara un determinato reddito annuo, ma poi in banca o in Posta, a seconda di dove ha il conto, risulta di avere a disposizione cifre molto più alte rispetto a quelle denunciate.
E anche l’acquisto di valori elevati e non assolutamente congrui con la dichiarazione dei redditi fatta, può lasciare perplessi gli addetti ai lavori. E c’è anche un altro aspetto che può far andare la mosca al naso al Fisco, che è l’accumulo di certe cifre su conti correnti senza che avvenga mai alcun prelievo.
Ciò farebbe pensare che il contribuente possieda molti contanti in nero. Tuttavia ciò è da appurare. Infine, occhio a ricevere continui bonifici sui propri conti soprattutto se elevati e se non sono comprovati da una giustificazione più che valida, nonché da una causale corretta e convincente.