ISEE, non possederlo non è reato, ma attenzione se lo hai sbagliato!
L’ISEE è un qualcosa di indubbiamente molto importante dal momento che certifica la situazione economica di un nucleo familiare, detto tale anche se si tratta di una persona sola. Ma a quali rischi si va incontro qualora l’ISEE dovesse essere compilato erroneamente?
Un ISEE fasullo oppure volutamente aumentato o diminuito al fine di ricevere sostentamenti di tipo economico costituisce un reato ed si può incorrere in multe molto, ma molto salate, le cui cifre sono da capogiro.
Come è già stato in più occasioni detto ed affermato, non possedere un ISEE calcolato o non aggiornato non costituisce però alcun reato. Certamente è molto meglio ed auspicabile possederlo aggiornato, dal momento che la situazione economica in questo modo sarebbe sempre ben chiara e semplificherebbe molte operazioni.
A questo punto possiamo dire dunque che sia la cosa migliore possederlo e tenerlo sempre il più possibile aggiornato e non errato. Il rischio più alto quindi è quello di, nel caso esso debba essere calcolato e inserito al fine di qualche importante operazione, inserirlo sbagliato con tutto ciò che ne consegue e che sarebbe meglio di gran lunga evitare.
Che fare dunque nel caso dell’utilizzo di un ISEE errato e quali sono le serie conseguenze nelle quali è possibile incorrere in codesto frangente? Per prima cosa se nel DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica, dovessero essere presenti delle incongruenze, l’Inps emette una comunicazione al fine di invitare l’utente a sottoporre a verifica i dati citati, che sono a dir poco essenziali nell’operazione del calcolo ISEE.
Occhi a fare i furbi, si può andare nel penale!
Se l’utente non se ne occupa o se dovesse fare, per così dire, orecchie da mercante, incorre in sanzioni di tipo amministrativo o peggio penali. In particolare si passa nel primo caso da un minimo di 5.164€ a un massimo di 25.822€, mentre dal punto di vista penale qualora si parli di un bonus percepito, grazie all’imbroglio, è stato superiore all’ammontare di 3.999,96€.
Un tipo di sanzione indiretta poi può essere costituita dalla semplice perdita dei bonus maturati e dei benefici erogati ottenuti grazie alla presentazione di un ISEE falsificato che potrebbe aver aggirato un primo controllo. Un alternativa per rimettersi in pari nel caso ci si renda conto dell’errore è il versamento in denaro della differenza fruita indebitamente. L’errore ad ogni modo può essere corretto attraverso due modalità particolari: il primo è un modello integrativo FC3, con il quale è possibile appunto aggiungere i dati mancanti, magari calcolati od ottenuti in un secondo tempo.
Altra modalità di correzione è fattibile tramite ricompilando totalmente la DSU. È anche tuttavia possibile che l’errore sia stato commesso dal Caf e in questo caso va notificato subitaneamente all’ufficio di competenza intimando alle dovute correzioni. Sarà anche possibile inoltrare un risarcimento danni qualora a causa di tale svista il contribuente abbia perso dei Bonus importanti. Sul sito dell’Inps è pure presente una simulazione del calcolo ISEE qualora si voglia avere un’ulteriore prova che esso sia stato calcolato nella maniera corretta.