Pensione, assegni più cospicui grazie ai titoli di studio, ma ad alcune condizioni
Molti giovani oggi si domandano con una certa dose di preoccupazione ma anche di ingente paura se mai riusciranno ad andare in pensione visto che per via dei sempre più numerosi anni di studio si tende a iniziare a lavorare piuttosto tardi. Ma ora è arrivata la ghiotta novità che strapperà di certo qualche bel sorriso.
Difatti a quanto pare anche quei periodi che sono stati utilizzati per studiare potrebbero andare loro in aiuto in tale direzione. Ma in che senso? Che cosa significa tutto questo? Ve lo sveliamo noi!
Come ben sappiamo tutti quanti tra i vari e assai determinanti fattori a livello pensionistico sia per quel che concerne il fischio d’inizio che l’importo dell’assegno mensile sono i cosiddetti e chiacchieratissimi contributi previdenziali. Costoro sono versati durante il periodo lavorativo, nel caso di lavoratore dipendente una parte dal datore di lavoro, mentre l’altra dal dipendente stesso.
E ora è anche possibile che vengano riconosciuti, seppure non in maniera automatica, gli anni impiegati a studiare, ma ciò può accadere solo ed esclusivamente se è il diretto interessato a farne specifica richiesta, ricorrendo direttamente al riscatto oneroso dei contributi.
E sapete quale è quello più celebre in tale direzione? Quello della laurea, ma è in ogni caso opportuno sottolineare che in realtà non è solo questo titolo di studio che può essere ben valorizzato ai fini pensionistici che ci stanno tanto a cuore e che spesso non ci fanno dormire sonni tranquilli la notte.
Come ottenere il riscatto
Partiamo dal riscatto per la laurea, che possiamo ottenere in due modi. In primis si possono far valere gli anni di studio facendosi carico di un costo pari a 5.360,19€ previsti lo scorso anno ma che in quello attuale saliranno leggermente. Tale riscatto, ed è bene dirlo fin da subito, varrà solo per i periodi successivi dal 1 gennaio del 1996.
Per quanto concerne quelli precedenti potranno sì essere riscattati con un costo ben più agevolato, ma ad una condizione, ovvero se si sceglie che la liquidazione della pensione avvenga con il calcolo interamente contributivo. E ciò significa che potrebbe pure comportare una penalizzazione dell’assegno. Dunque questa è un’opzione da prendere in considerazione non se si vuole aumentare la propria pensione ma anticiparla di qualche anno.
Tuttavia, come abbiamo giustamente accennato poco fa, anche altri titoli di studio possono essere riscattati, come i periodi di specializzazione successivi alla laurea e dottorati di ricerca e diplomi rilasciati dagli istituti di alta formazione artistica e musicale. Non saranno- invece- in nessuna maniera riscattabili i master universitari. Rientrano poi anche le lauree conseguite all’estero ma in tal caso potranno essere riscattati solo ed esclusivamente quei periodi per i quali il titolo ottenuto ha un valore legale nel nostro Paese o che abbiamo ottenuto in quei Paesi che hanno sottoscritto con il nostro un accordo bilaterale.