Chi beneficia già di bonus e agevolazioni o vuole semplicemente cominciare a richiederli ha bisogno di conoscere il proprio ISEE così da capire se si può avere diritto agli aiuti statali.
Per ottenere il documento valido nel 2023 si possono sostanzialmente intraprendere due vie distinte ma la soluzione più conosciuta è di sicuro la richiesta al CAF di zona, in molti però si chiedono se questa prestazione abbia un costo.
Benché il governo Meloni abbia introdotto il nuovo sistema di calcolo delle tasse e dei bonus denominato Quoziente Familiare, l’ISEE non può essere cancellato da un giorno all’altro e rimane ad oggi l’unico documento utile al fine di conoscere la reale condizione economica del nucleo familiare. Come ogni anno la scadenza dell’ISEE avviene il 31 Dicembre, data oltre la quale i cittadini dovranno attivarsi per aggiornarlo nel più breve tempo possibile.
Molti bonus e trattamenti assistenzialistici hanno bisogno di questo documento al fine di valutare la quantità di agevolazioni, sconti e risorse da assegnare ad ogni famiglia, in modo che sia sufficientemente supportata economicamente, senza però che possa godere di aiuti su cui non avrebbe alcun diritto.
Per quasi tutti i bonus offerti dallo Stato si ha tempo fino al 31 Gennaio per presentare il nuovo ISEE, evitando così il rischio di sospensione dell’erogazione degli assegni. A conti fatti rimangono circa due settimane a disposizione ed in molti si chiedono anche da dove si cominci per avviare la pratica.
Come detto in precedenza i cittadini hanno due modi per ottenere l’ISEE aggiornato:
Poiché manca ormai davvero poco alle scadenze è possibile che i CAF siano comprensibilmente stracarichi di lavoro ma, qualora si riesca a prenotare un appuntamento, si potrà richiedere l’aiuto in maniera completamente gratuita.
La prestazione degli addetti nel caso dell’aggiornamento dell’ISEE deve essere sempre garantita senza la richiesta di denaro in quanto è l’INPS a provvedere allo smaltimento delle pratiche e quindi i CAF possono al massimo chiedere un piccolo contributo economico nel caso in cui siano a corto di fondi, questa però rimane una condizione piuttosto remota.
Il secondo metodo riguarda la compilazione autonoma della DSU, per ottenere l’ISEE in questo caso si dovrà: