Così come la benzina, anche il pellet nell’ultimo anno ha subito rincari incredibili, tanto che le famiglie hanno dovuto fare grandi rinunce per scaldare le proprie case durante le fredde giornate invernali.
Prima della grande crisi economica che ha colpito l’Italia, il pellet era la scelta più economica ed ecologica da utilizzare per scaldare la propria casa, purtroppo però a seguito di alcune vicende mondiali la cifra al sacco ha cominciato a salire vertiginosamente.
Già durante l’estate gli italiani hanno cominciato a notare dei cambiamenti economici preoccupanti infatti tutti hanno assistito ad un rialzo progressivo dei prezzi dei prodotti da supermercato che, tra l’altro, hanno colpito soprattutto i beni di prima necessità ed i prodotti più usati in cucina, come farina, olio, uova e latte. Questo, come è purtroppo ben noto, è stato solo l’inizio di una crisi da cui bisogna ancora uscire.
A causa dell’inflazione e della guerra tra Ucraina e Russia, la scarsità del gas naturale e di tutti gli altri prodotti importati dai paesi colpiti negli scontri ha causato danni enormi alle tasche delle famiglie, le quali hanno ben presto cominciato a cercare soluzioni alternative ai termosifoni per scaldare casa, tentando di risparmiare il più possibile in vista dell’inverno.
In molti hanno scelto le stufe a pellet, complici anche i bonus statali che ne scontavano i prezzi di acquisto e di installazione e la grande pubblicità positiva fatta durante gli anni. La grande richiesta del combustibile però non ha fatto altro che alzarne il prezzo, tanto che dai 5-6 euro per 15kg di pellet del 2021 sono stati raggiunti picchi di 25 euro a sacco.
L’aumento eccessivo del costo del combustibile e la scarsità del prodotto stesso nel mercato italiano ha spinto molte persone a cercare il miglior prezzo nelle nazioni vicine all’Italia, come ad esempio la Slovenia, in cui il pellet arriva a costare “appena” 8,49 per sacco da 15kg, venduto anche singolarmente.
In Slovenia molte persone trovano non solo pellet di buona qualità a prezzi ragionevoli, ma anche benzina economica con cui fare rifornimenti costanti ai propri mezzi di trasporto. Per quanto riguarda il carburante in Italia la situazione è ancora fuori controllo, tanto che negli ultimi giorni sono stati segnalati dalle associazioni dei consumatori delle stazioni di servizio che operano al limite della speculazione.
Fortunatamente però una soluzione almeno per il pellet è stata trovata, infatti nella Legge di Bilancio è stata inclusa una riduzione dell’IVA dal 22% al 10% per l’acquisto del combustibile, cosa che porterà ad un abbassamento importante dei prezzi.