L’AIFA lancia l’allarme: in Italia mancano i farmaci, c’è da preoccuparsi?
L’Agenzia Italiana del Farmaco dichiara la penuria rispetto a molti farmaci richiesti in questo periodo dai pazienti.
Allarme farmaci, l’Agenzia ha reso nota una lista contenente tutti i farmaci che mancano in questo periodo.
Il periodo più freddo dell’anno si è rivelato un vero e proprio incubo per tutti gli italiani che, purtroppo hanno dovuto fare i conti con l’influenza stagionale. Sembrerebbe proprio che, a causa dei grandi numeri di ammalati, i farmaci iniziano a scarseggiare.
In totale sono 3200 farmaci che sono pressoché introvabili e ad affermarlo è l’AIFA che ha voluto aggiornare tutti i cittadini in merito a tale questione.
Diversi sono i fattori che inducono a tale penuria di medicinali e, dunque, non solo il boom influenzale ma anche la guerra tra Russia e Ucraina che non accenna ad arrestarsi. Complice di tale blocco è anche la grave crisi energetica e la scarsità di materiali come vetro e alluminio per il packaging.
Quali farmaci sono carenti in Italia
A causa dei contagi causati dal Covid-19 e l’influenza, i farmaci stanno sempre più sparendo dal commercio. L’AIFA ha lanciato l’allarme pubblicando una lista di tutti i farmaci che difficilmente si riescono a reperire. Nella lista aggiornata al 5 gennaio 2023, tra i farmaci carenti ritroviamo l’Agumentin, ovvero uno dei principali antibiotici utilizzati per curare gli stadi più critici di tosse e sintomi influenzali. A seguire vi sono poi l’Aspirina, l’Amoxicillina, il Clenil per aerosol, Malox, Mucosolvan e anche le caramelle Neo Borocillina, comunemente utilizzate per alleviare i bruciori di gola. Continuiamo la lista con il Fluifort, Gaviscon, Lasix, Nurofen e i gastroprotettori Omeprazolo e Pantoprazolo e anche, tra i farmaci più comuni, la Tachipirina.
La parola dei farmacisti italiani
A commentare questo importante stato di allerta a causa della mancanza dei principali medicinali utilizzati è il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, Andrea Mandelli: “Si tratta di una questione complessa che riguarda da vicino la salute delle persone, per questo va affrontata al più presto e secondo una visione di sistema, tenendo conto dell’attuale contesto economico ed energetico che incide sui costi di produzione e distribuzione dei farmaci, beni per i quali non sono possibili fluttuazioni del prezzo che è deciso dallo Stato”. Secondo le parole del presidente dell’ordine dei farmacisti italiani, i cittadini dovrebbero inoltre continuare ad affidarsi ai consigli e le prescrizioni dei farmacisti che, in assenza di uno specifico farmaco, possono comunque consigliarne uno equivalente.