Conto corrente o conto deposito: Cosa scegliere per investire sui risparmi?
Qual è il miglior modo per conservare i propri risparmi? Tra le diverse opportunità vi è il conto deposito che permette di guadagnare sulle somme destinate.
Quanto costa il conto deposito e quali sono le disposizioni che permettono di accedervi. In questo articolo tutte le info utili per non far perdere di valore i propri risparmi.
L’inflazione ha creato grandi problemi non solo all’economia italiana ma anche ai risparmiatori che rischiano di perdere ingenti somme di denaro. Tra le diverse opportunità che si ha per gestire i propri risparmi vi è il conto deposito che, oltre agli oneri fiscali, non dovrebbe detrarre grandi somme.
Perché sottoscrivere un conto deposito? Di sicuro stupirà sapere che anche i soldi liquidi hanno un costo e che quindi converrebbe a maggior ragione affidarsi ad un conto deposito per il risparmio.
Ma quanto cosa il conto deposito? In questo articolo ne comprenderemo le caratteristiche e i principali costi di mantenimento conto che bisogna sostenere.
Costi del conto deposito
Il conto deposito viene visto come un’appendice del conto corrente. La differenza per chi sottoscrive tali conti è che il conto corrente rappresenta un’ottima scelta per i pagamenti sia in entrata che in uscita. Il conto deposito, invece viene visto come un ottimo modo per investire sui propri risparmi. In genere tali investimenti sono da considerare a breve termine e hanno un determinato limite temporale. Il titolare del conto può scegliere di conservare i propri risparmi sul conto deposito in un periodo di tempo che varia dai 6 mesi ai 5 anni. Altro vantaggio è rappresentato dai costi di mantenimento del conto deposito. In genere non vi sono costi di apertura, chiusura o gestione ordinaria del conto. L’unica eccezione che bisogna prevedere riguarda la ritenuta del 26% sugli interessi attivi maturati e, dall’altra parte l’imposta di bollo del 2×1000 sul totale della somma depositata.
Perché scegliere il conto deposito e non il conto corrente?
Come già affermato da una parte abbiamo uno strumento che non prevede particolari costi di mantenimento e consente maggiori risparmi. Dall’altra invece il conto corrente che può essere sia bancario che postale. Rispetto al conto deposito, il conto corrente presenta spese onerose ed è privo di remunerazione sulle somme libere. Quindi di contro abbiamo uno strumento con ingenti spese e che in fin dei conti non fruttano niente. Ciò però non significa che il conto deposito venga considerato uno strumento d’investimento migliore. Bisogna sempre essere in cerca di ulteriori modi per poter investire a lungo termine perché potrebbero dimostrarsi maggiormente remunerative. Il rischio da non correre, infatti, è proprio quello di considerare il conto deposito come l’unica alternativa possibile e puntare tutto su tale investimento.