Le novità di gennaio 2023: aumenti in busta paga per gli italiani
Leggero stop in arrivo per la questione caro vita. Per i lavoratori dipendenti, lo stipendio di gennaio sarà più consistente.
Il nuovo anno si mostra economicamente meno preoccupante rispetto ai mesi scorsi. C’entra il taglio del cuneo fiscale, gli stipendi saranno più elevati.
Le notizie in merito alla questione caro vita non accennano risultati positivi. Infatti, nel mese di dicembre è stata registrata un’inflazione pari all’11,6% su base annua. Seppure il valore sembra esser diminuito di poco, la situazione si rivela ancora preoccupante.
Gli italiani hanno dovuto fronteggiare i costi delle materie prime e beni di prima necessità che crescevano sempre di più e non accennavano a diminuire. L’Istat ha rilevato una situazione molto particolare che non si verificava dal 1983.
Questa situazione, che appare quasi apocalittica, viene leggermente migliorata da una notizia in particolare che sicuramente aiuterà gli italiani a fronteggiare il caro vita. Parliamo del taglio al cuneo fiscale e degli aumenti in busta paga.
Le novità economiche del 2023
Il mese di gennaio è stato tanto atteso dagli italiani. Da molti è stato denominato come “il mese della ripartenza”, e così si spera. Il motivo di una così fervente attesa è l’aumento in busta paga per i lavoratori dipendenti e il doppio bonus che porterà ad assegni ben graditi. Partiamo dal fatto che il 1 gennaio è caduto di domenica. Questo significa che gli italiani hanno ricevuto un doppio giorno festivo (domenica e Capodanno). Queste festività vengono conteggiate come feste non godute e per questo fruttano al lavoratore una doppia retribuzione rispetto all’aliquota giornaliera. Altra novità viene offerta dalla Legge di Bilancio. Il Premier Meloni ha confermato il taglio del cuneo fiscale fino a due punti, scalando addirittura un punto aggiuntivo per chi possiede un reddito inferiore ai 25mila euro lordi.
Taglio del cuneo fiscale, gli italiani in festa
Cosa cambierà quindi nelle buste paghe degli italiani? Oltre al doppio bonus di cui abbiamo parlato in precedenza, vi sarà anche il taglio del cuneo fiscale che abbiamo spiegato nel paragrafo precedente. La manovra ha espressamente annunciato: “l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore è riconosciuto nella misura di 2 punti percentuali”. Questo per i redditi che arrivano ai 35mila euro lordi all’anno. Viene scalato un punto in più nel caso in cui il reddito annuale non superi i 25mila euro lordi. Insomma, sono molti gli Italiani che hanno atteso quest’anno, e la speranza che la situazione economica italiana possa migliorare è ancora viva.