Le case farmaceutiche Moderna e Msd inviano importanti feedback riguardo la possibilità di un vaccino contro il melanoma e altre forme di tumore.
Il progresso della medicina e le ricerche applicate hanno portato ad importanti risultati. Vi è, con tutta la probabilità, un vaccino contro alcune forme tumorali. Scopriamo insieme quali.
Uno dei rebus più insidiosi che i ricercatori stanno cercando di risolvere riguarda la possibilità di riuscire a trovare una cura o terapie alternative per poter combattere il tumore. Il tasso di persone che si interfacciano con tale malattia è sempre più alto.
Negli ultimi anni, l’attenzione dei ricercatori è stata massima e ha portato importanti risultati. In particolare, l’utilizzo della tecnologia dell’Rna messaggero che ha avuto grande successo con i vaccini per il Covid-19, potrebbe avere altri importanti utilizzi.
La notizia arriva dagli Stati Uniti e riguarda le case farmaceutiche Moderna e Msd. Con l’utilizzo di questa tecnologia innovativa, il rischio di more causato dal melanoma potrebbe ridursi del 44%.
Ad intervenire in merito a tale situazione è stato il noto oncologo Paolo Antonio Ascierto che ha commentato così il risultato degli studi: “Se i risultati ottenuti dallo studio di Fase 2 saranno confermati, questo vaccino sarà un passo importante non solo per i pazienti colpiti da melanoma, ma anche da tutti gli altri tumori”. La Fase 2 di cui si parla riguarda l’uso combinato di un vaccino sperimentale e di un farmaco basato su un particolare anticorpo monoclonale. Attualmente lo studio di tale fase è stato condotto su circa 157 pazienti affetti da melanoma in uno stadio avanzato e che erano stati sottoposti all’intervento di rimozione totale del tumore. Metà dei pazienti, dopo l’intervento hanno ricevuto il vaccino in questione e il restante è stato trattato con l’immunoterapia.
La conseguenza della cura con vaccino è stata inaspettetamente positiva e ha dato i suoi frutti. L’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli ha commentato così questo piccolo traguardo: “L’orizzonte temporale per avere i primi dati della fase successiva, che prevede uno studio di Fase 3 che coinvolgerà un più ampio numero di pazienti, va dai 3 ai 5 anni. I risultati resi noti sono però molto interessanti anche se da validare. Soprattutto, le prospettive vanno al di là del solo melanoma, in quanto il principio è lo stesso anche per gli altri tumori”. Che ci sia un futuro rassicurante per gli ammalati di particolari forme di tumore, questo non è ancora di nostra conoscenza. Ciò che possiamo affermare è che la medicina sta compiendo importanti passi in avanti nella lotta contro la malattia del secolo.