Saldi mon amour! Gli obblighi del commerciante e i diritti del consumatore per non farti fregare
Ci siamo, la grande attesa è praticamente finita e i grandi appassionati dello shopping sfrenato sono pronti a darsi alla pazza gioia, i saldi stanno infatti per arrivare, ma attenti alle truffe che sono sempre dietro l’angolo!
Sovente ci facciamo attrarre da vetrine colorate e luminose e da sconti assolutamente altisonanti, ma sono reali? E soprattutto quali sono i diritti del consumatore e gli obblighi del commerciante? Tranquilli, vi diciamo tutto noi!
Dopo le festività natalizie i negozi sono in grande tumulto dal momento che sono al via ufficialmente , secondo un calendario preciso che può variare da regione e città, i famosi saldi invernali che sono considerati una vera e propria mania e una manna dal cielo da molti italiani che, nonostante la grande crisi che serpeggia dal nostro Paese, non voglio rinunciare all’acquisto di qualche sfizio.
Ma c’è anche chi per la verità attende questi giorni per comperare qualcosa di grande necessità e che a prezzo pieno non poteva permettersi, ma occhio alle truffe che si sa sono sempre dietro l’angolo.
Al di là del fatto che darebbe meglio conoscere bene i prodotti e i costi di listino di ciò che vorremmo acquistare prima di decidere di affrontare tale spesa al fine di comprovare tale spesa con reale sconto, dobbiamo sapere che tutti quanti i commercianti devono stare molto attenti a non fare i furbetti…
Saldi, obblighi e doveri da rispettare
Presupponendo che l’obiettivo di tutti sia quello di riuscire a svuotare il magazzino, devono comunque cercare di stare entro la Legge. In particolare esiste un Decreto Legislativo n 114, nato nel lontano 1998 ma che è tutt’ora in vigore, e che ha riformato come si deve la disciplina relativa al mero settore commerciale. Esso elenca in maniera chiara e netta ben tre categorie di vendite straordinarie che sono: la liquidazione, la fine stagione e la promozione. E in particolare per quanto concerne i saldi l’esercente deve necessariamente offrire condizioni favorevoli, reali ed effettive, di acquisto dei propri prodotti.
Infine le Regioni devono verificare che si svolgano nella maniera più corretta possibile, che ci sia la giusta informazione pubblicitaria e che i periodi vengono rispetta. Inoltre c’è l’obbligo che sostiene che debba necessariamente essere suddivisa in vetrina la merce in saldo da quella a prezzo pieno. E poi sul cartellino della merce saldata deve essere riportato il prezzo vecchio, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale.
Inoltre nessuno può vietarvi, se in buone condizioni, e premuniti di scontrino fiscale così come di qualsiasi altro prova d’acquisto come la ricevuta della carta di credito o del bancomat, il cambio di merce. Ma qualora essa si ha finita, si ha il diritto della restituzione dei soldi e a un buono per comprare un altro capo. Infine, se esso è difettoso si può segnalarlo entro due mesi e non solo dopo una settimana, come molti erroneamente sostengono. E che dire della prova dei capi durante i saldi? Non è un diritto del consumatore ma è una decisione che spetta al negoziante. Ed è per tale motivo che vi consigliamo caldamente in questo periodo di andare a fare acquisti presso i vostri negozi di fiducia che di certo sapranno accontentarvi al meglio!