Ape Sociale, chi può richiederla per andare in pensione anticipata nel 2023

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Andare in pensione in anticipo sarà possibile anche grazie all’Ape Sociale, uno dei trattamenti pensionistici introdotto negli scorsi Governi e che è stato confermato anche per il 2023 dal Bilancio.

Questa particolare possibilità viene offerta a molte categorie di lavoratori, i quali però dovranno soddisfare diversi requisiti affinché possa essere richiesta. In questo articolo verranno fornite tutte le indicazioni da seguire.

L’Ape Sociale è stato ufficialmente introdotto nella Legge di Bilancio 2023 e così come anche Opzione Donna o Quota 103, permette alle persone di smettere di lavorare e di ricevere un importo mensile che non supera i 1500 euro in attesa di raggiungere la giusta età per il pensionamento tradizionale.

Richiedere l’Ape Sociale è molto semplice, infatti basterà accedere al portale INPS e presentare domanda per poter ricevere l’accompagnamento alla pensione. Qualora l’Istituto accetti, il richiedente dovrà inviare una nuova domanda affinché venga erogato l’assegno a partire dal mese successivo a quello dell’invio della richiesta.

I requisiti necessari per poter richiedere l’Ape Sociale sono:

  • aver compiuto 63 anni entro l’ultimo giorno del 2023
  • non svolgere attività lavorative
  • essere stato licenziato o aver scelto la dimissione per giusta causa o aver proceduto con una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro
  • avere almeno 30 anni di contributi
  • aver terminato il periodo di disoccupazione
  • aver maturato una pensione non inferiore a 1,4 volte alla pensione minima (730 euro al mese circa)
  • aver subito un’interruzione del periodo di prova per cessata attività aziendale

Quali sono i requisiti per accedere all’Ape Sociale

Tra le categorie che possono richiedere l’Ape Sociale ci sono i caregivers, tuttavia per effettuare la richiesta si dovrà:

  • aver versato almeno 30 anni di contributi
  • assistere da almeno 6 mesi il coniuge o parente di primo grado o assistere da almeno 6 mesi un parente di secondo grado privo di genitori o coniugi
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L’Ape Sociale può spettare anche agli invalidi civili, purché abbiano una percentuale di invalidità superiore o uguale al 74% ed almeno 30 anni di contributi. Un’altra categoria che può richiedere il trattamento pensionistico è quella dei lavoratori di professioni gravose, i quali però dovranno avere un minimo di 36 o 32 anni di contributi.

Infine, l’anticipo pensionistico spetta anche alle madri lavoratrici, le quali potranno presentare domanda avendo maturato un totale di anni di contributi che varia a seconda del numero di figli che si ha, più nello specifico saranno necessari:

  • 29 anni di contributi (o 35 se si tratta di una professione gravosa) se si ha un figlio
  • 28 anni di contributi (o 34 se si tratta di una professione gravosa) se si hanno due o più figli