Per quanti mesi sarà disponibile l’RDC? Le risposte date dal Governo non sono positive
Il Reddito di Cittadinanza è uno dei grandi protagonisti presenti nella Legge di Bilancio del 2023 e per questa misura sono previste modifiche e riduzioni piuttosto importanti che cambieranno lo stile di vita di tantissimi italiani.
Il sussidio mensile garantito ai disoccupati in gravi condizioni economiche è stato da sempre considerato altamente fallimentare da tutto il centrodestra, sia dal punto di vista di progettazione che di realizzazione, dal nuovo anno però le cose cambieranno radicalmente.
Questa forma di sostegno economico è stata fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle e dal 2019 fino ad oggi il Reddito era garantito a tutti i cittadini che riuscivano a soddisfare i rigidi requisiti imposti dal Governo che riguardavano reddito, ISEE, patrimonio immobiliare e mobiliare, ma anche composizione del nucleo familiare e residenza.
La misura usata per contrastare la povertà in Italia e per incentivare le assunzioni non ha prodotto risultati soddisfacenti secondo i leader dei partiti di centro destra, soprattutto Salvini e la Meloni, infatti secondo i dati pochissimi dei beneficiari sono riusciti ad ottenere un lavoro offerto dai centri dell’impiego, nonostante questi avrebbero dovuto ricoprire un ruolo fondamentale nel funzionamento dell’RDC.
Secondo le ultime notizie i cambiamenti principali che subirà questo sostegno economico riguardano soprattutto la durata, i destinatari, i mesi in cui è possibile percepire le ricariche per ogni nucleo familiare e gli obblighi a cui tutti i beneficiari occupabili dovranno sostenere per mantenere attiva la misura.
Il Reddito di Cittadinanza ha vita breve, questo è quello che accadrà
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti ha recentemente reso nota la lista delle modifiche che verranno apportate al Reddito di Cittadinanza, il quale secondo quanto stabilito nella Legge di Bilancio 2023, sarà valido solo fino al 31 Dicembre 2023 e verrà poi successivamente sostituito da una nuova misura aggiornata e più incentrata al sostegno dei nuclei familiari più fragili.
Dal 2023 i beneficiari potranno avere accesso solo a 7 ricariche mensili, tuttavia da questa limitazione risultano escluse tutte le famiglie che hanno un minore, un disabile o una persona con più di 60 anni. I nuclei familiari inoltre potranno ricevere i pagamenti per un massimo di 18 mensilità e solo successivamente potranno fare una nuova richiesta.
Infine, per godere delle 7 ricariche, tutti i cittadini considerati occupabili dovranno obbligatoriamente frequentare dei corsi di formazione o riqualificazione professionale della durata di almeno 6 mesi e dovrà accettare la prima offerta di lavoro offerta dai centri dell’impiego e ritenuta congrua con il proprio profilo personale.