A gennaio è previsto il pagamento dei permessi maturati entro il 31 dicembre 2022. Si tratta dei permessi per riduzione dell’orario di lavoro.
Tali permessi hanno in sé il vantaggio della possibilità di monetizzazione per cui, chi non ne avesse usufruito, potrà tranquillamente richiederne il pagamento.
Ogni lavoratore ha diritto a permessi o ferie che vengono percepiti regolarmente ogni mese. Bisogna fare un importante distinzione tra ferie lavorative e permessi che in questo caso assumono l’eccezione di ROL (riduzione orario di lavoro). Ogni contratto di lavoro prevede tale riduzione che consente ai dipendenti di deformare, talvolta il proprio orario lavorativo senza ricevere alcuna modifica riguardo la retribuzione mensile.
Il dipendente, quindi potrà scegliere liberamente se utilizzare regolarmente i permessi maturati nel corso dell’anno oppure se non utilizzarli e decidere di farseli pagare nel momento in cui viene posta la fine della fruizione. Anche i permessi hanno un periodo di scadenza che va dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno, proprio come per le ferie.
Quindi, quando verranno pagati i permessi non goduti? E’ importante affermare che non tutti i contratti sono uguali. Pertanto ci sono alcuni che prevedono il pagamento subito dopo la scadenza e con la busta paga del primo mese dell’anno e altri che invece hanno bisogno di ulteriore tempo per avviare il pagamento.
Il datore di lavoro ha la possibilità di disporre la fruizione diverso tempo dopo l’inizio dell’anno ma non oltre il 30 giugno. Ma, proprio come affermavamo prima, il pagamento dipende dal tipo di contratto di lavoro e dal lavoro stesso. Nel caso degli operatori dell’industria metalmeccanica, i permessi non goduti entro l’anno di maturazione verranno riposti in una sorta di banca ore che il lavoratore potrà utilizzare per i prossimi 24 mesi. Nel Ccnl Estetisti invece il pagamento è previsto entro il 31 gennaio dell’anno successivo, così come per i servizi di pulizia, le lavanderie, oreficeria, alimentari, abbigliamento, barbieri e parrucchieri.
Questo tipo di permessi prevede una retribuzione pari al 100%. In poche parole, il lavoratore che non ha goduto di tali permessi potrà comunque accedere alla piena retribuzione in busta paga, venendo conteggiate come vere e proprie giornate di lavoro.